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M5s, Blitz di Conte alla Camera: spunta la "legge anti-Renzi"

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Nuove regole per il conflitto di interessi. Le propone Giuseppe Conte che ha presentato alla Camera una proposta di legge, di cui capo politico M5s, è che tra l'altro vieta conferenze e consulenze dei parlamentari con gli Stati esteri. Una norma che è stata letta come contra personam nei confronti di Matteo Renzi, in virtù delle conferenze tenute all'estero dal leader di Italia Viva, consulente dell'Arabia Saudita sulla costruzione delle città green. 

 

La proposta di legge è stata presto "ribattezzata anti-Renzi", spiega il Giornale, e ora è incardinata nella commissione Affari costituzionali della Camera. Nella prossima settimana partirà l’esame e il "timing è strettissimo: la programmazione trimestrale dei lavori di Montecitorio fissa l’approdo in Aula per l’approvazione (o bocciatura) a inizio del mese di aprile".

 

Tra le "Disposizioni in materia di conflitti di interessi" proposte da Conte c'è un'estensione dei casi considerati come conflitti di interesse. L’articolo 15 è quello ribattezzato "comma anti-Renzi" e recita così: "I membri del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, i presidenti delle regioni e i componenti delle giunte regionali non possono accettare, durante il proprio mandato e nell’anno successivo alla cessazione dello stesso, contributi, prestazioni o altre utilità di valore complessivo superiore a 5.000 euro in ragione d’anno erogate, anche indirettamente, da Governi o da enti pubblici di Stati esteri o da persone giuridiche aventi sede in uno Stato estero non assoggettate a obblighi fiscali in Italia". Lo stop oggi è limitato ai partiti e ai movimenti politici, ma l'obiettivo dei grillini è estenderlo a tutti i parlamentari e ai consiglieri regionali. 

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