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Terzo Polo, Renzi non molla Calenda: sì immediato al partito unico

Christian Campigli
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Un progetto che potrebbe cambiare gli attuali equilibri politici. Un sogno, quello di ricreare un centro in grado di dialogare con destra e sinistra, che appariva, poche settimane fa, tramontato. Una visione, quella moderata, che potrebbe trovare ampie praterie dopo la scelta massimalista imposta al Partito Democratico dal neo segretario, Elly Schlein. Il partito unico, quello che riunirà Italia Viva e Azione, si farà. E in tempi brevi. È Matteo Renzi, attraverso la sua enews settimanale, ad annunciarlo questa mattina. “Il progetto del Terzo Polo avanza. Oggi come Italia Viva confermeremo l’impegno verso il partito unico nei tempi proposti da Calenda e daremo i nostri suggerimenti perché il processo sia il più aperto e inclusivo possibile. Nel frattempo lavoriamo insieme sulle proposte e sulle idee, non solo in Parlamento. Oggi ad esempio alle 18, al teatro Eliseo, facciamo una iniziativa condivisa sui temi della sanità. Passo dopo passo, giorno dopo giorno, evento dopo evento la casa dei riformisti prende forma.  E se vi va dateci una mano: abbiamo bisogno di persone che si iscrivano a Italia Viva, che ci diano un contributo anche economico, che ci sommergano di idee, commenti, proposte, che ci aiutino a rilanciare i contenuti sui social e non solo”.

 

 

Il nativo di Rignano ha poi commentato un video diventato virale nelle ultime ore. “Un uomo balla da solo, in Francia, accanto a tante coppie che danzano. Può sembrare un pazzo. In realtà è un marito la cui moglie, professoressa, è stata uccisa nelle scuole pubbliche transalpine. E allora viene in mente la celebre frase di Nietzsche 'Quelli che ballavano erano visti come pazzi da quelli che non sentivano la musica'. Quell’uomo non è pazzo. La musica che gli altri non sentono arriva al cuore, non solo alle orecchie. Il suo ballo infatti è una sorta di estremo omaggio alla moglie che era una grande appassionata di danza. È un gesto bellissimo e ricco di commozione. E dovrebbe aiutarci a riflettere non solo sulla profondità delle relazioni umane e dell’amore, ma anche sulla necessità di scoprire di più sulla situazione dei professori in Francia. Dopo il caso terribile di Samuel Paty, ucciso da un estremista islamico, ancora una volta il sangue dei docenti passa sotto silenzio nel dibattito francese e europeo. Quella danza ci ricorda di dare valore alla vita”.

 

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