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Caro benzina in Consiglio dei ministri, Salvini: "Valutiamo se intervenire e se ci sono i soldi"

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Il caro carburanti finisce in Consiglio dei ministri. Intanto la Finanza ha fatto scattare il piano di controlli sui prezzi applicati al distributore per evitare abusi e speculazioni. Interviene il vicepremier e ministro di Trasporti e Infrastrutture Matteo Salvini: "Domani 10 gennaio c’è un Cdm; ragioneremo se tra guerra, caro materiali e caro materie prime sia il caso di intervenire, se ci siano denari per intervenire, spiega a margine di un sopralluogo nel bresciano.

 

Per Salvini gli attuali rincari non sono attribuibili alla cancellazione dello sconto sulle accise scattato a inizio anno. "Sono contento che ci siano dei controlli a tappeto perché qualcuno, anche in questo caso, come per gas e luce, ne sta approfittando - dice il vicepremier - Per lo stesso prodotto non puoi pagare 1,70 euro in una città e 2,30 euro in un’altra", osserva. Quindi, intanto occorre "bloccare i furbi e far pagare chi sta esagerando. Poi conto che i prezzi in discesa arrivino anche alla pompa di benzina perché non può calare il prezzo del barile e aumentare il prezzo al distributore".

 

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