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Caccia ai furbetti della benzina. Chi specula sui prezzi del carburante

Luigi Frasca
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Il governo intensifica i controlli anti-speculazioni sui prezzi dei carburanti nei distributori dando mandato alla Guardia di finanza di monitorare, in tandem con Mister prezzi, in seguito ai rincari scattati dopo lo stop degli sconti sulle accise.
«Sulle accise parleremo con il presidente del Consiglio. Sicuramente c'è della speculazione in corso sui prezzi della benzina ed è bene che la Finanza faccia dei controlli - ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini - Non ci possono essere distributori che vendono la benzina a 1,70 euro e altri a 2,40 - ha aggiunto Evidentemente c'è qualcuno che fa il furbo. Porterò il ragionamento a livello di Governo».

 

Fonti del Mef hanno fatto sapere che già a dicembre, in via preventiva, il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, aveva dato mandato alla Guardia di Finanza di monitorare la situazione per evitare eventuali fenomeni speculativi sui prezzi dei carburanti, ed entro questa settimana verranno resi noti i risultati dei controlli effettuati. E già domani il dossier potrebbe finire sul tavolo del Consiglio dei ministri per un primo esame.

Anche se per il momento il governo non sembra intenzionato a far marcia indietro sul taglio delle accise. Non a caso nei giorni scorsi il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha chiarito che con i livelli attuali di prezzo del gas e del petrolio, un eventuale sforamento dei 2 euro è dovuto solo a «speculazione» e che il governo è pronto a intervenire se il prezzo dei carburanti dovesse tornare a crescere «in modo stabile e significativo».

 

Anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha chiesto «nelle scorse settimane a Mister Prezzi un costante monitoraggio con la collaborazione della Guardia di Finanza per realizzare un modello di controllo più efficiente e evidenziare subito ogni anomalia e ogni tentativo di speculazione, come sembra siano emersi in alcuni casi eclatanti e non giustificabili in questi giorni».

 

Intanto sono insorte le associazioni dei consumatori e Urso ha annunciato che la questa settimana le riunirà per un confronto «sugli strumenti più idonei». Il Codacons, dopo la denuncia a Procure e Guardia di finanza, presenterà oggi un formale esposto all'Antitrust, chiedendo di aprire una pratica «per possibile cartello anticoncorrenza» nel settore dei carburanti, e di acquisire presso tutti gli operatori della filiera la documentazione utile a capire «se siano in atto manovre speculative per far salire in modo ingiustificato i listini alla pompa». Già a marzo la procura di Roma, dopo l'improvviso aumento del prezzo del gas, dell'energia elettrica e dei carburanti, aveva aperto un procedimento per verificare le ragioni dei rincari e individuare eventuali responsabilità. 

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