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Carburanti alle stelle, il governo manda la Finanza. Salvini: c'è chi fa il furbo

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Rincari che sembrano ingiustificati nonostante la sospensione del taglio delle accise sui carburanti che ha alleggerito negli scorsi mesi il peso di benzina, diesel, gpl e metano sulle spese degli italiani. Per questo il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgietti ha dato mandato, già lo scorso dicembre, alla Guardia di Finanza di monitorare la situazione dei prezzi dei carburanti su strade e autostrade, per evitare che fenomeni speculativi dopo lo stop allo sconto sulle accisse. Lo riferiscono fonti del Mef, specificando che la prossima settimana saranno seri noti i risultati dei controlli svolti. Intanto la Procura di Roma indaga da tempo sui rincari, compresi i prezzi del carburante, nell'ambito di un fascicolo aperto per individuare eventuali speculazioni.

 

L'inchiesta vuole verificare le ragioni degli aumenti e individuare eventuali responsabilità. Inoltre finirà presto all'attenzione dei pm di Roma l'esposto presentato dal Codacons in ben 104 procure in cui si chiede "di indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini". L'associazione di consumatori chiama in causa l’Antitrust chiedendo di aprire una istruttoria per la possibile fattispecie di intesa anticoncorrenziale. "Vogliamo capire se all’interno della filiera dei carburanti ci siano cartelli, accordi o altre strategie vietate dalla legge tese a far salire immotivatamente i listini di benzina e gasolio alla pompa", spiega il Codacons.

 

Il governo non ha prorogato lo sconto di 18,3 centesimi sui carburanti ma l’incremento dei prezzi registrato negli ultimi giorni., è il sospetto dell'associazione, "presso i distributori di tutta Italia sembra non rispondere all’andamento delle quotazioni petrolifere", scrive Codacons riportando le differenze tra le quotazioni dei mercati e il prezzo alla pompa.

 

"Sulle accise parleremo con il presidente del Consiglio. Sicuramente c’è della speculazione in corso (sui prezzi della benzina ndr), ed è bene che la Finanza faccia dei controlli", ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini parlando con i giornalisti in Prefettura a Como a margine di un incontro con i sindaci del lago. "Non ci possono essere distributori che vendono la benzina a 1,70 euro e altri a 2,40 - ha aggiunto - Evidentemente c’è qualcuno che fa il furbo. Porterò il ragionamento a livello di Governo". 

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