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Ponte sullo Stretto, promessa di Salvini: “Entro due anni la posa della prima pietra”

Christian Campigli
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Un'infrastruttura diventata, suo malgrado, un simbolo. Da combattere e denigrare, se si è di sinistra, convinti che dietro ogni appalto ci sia del marcio e che, sotto sotto, il Meridione meriti di star due, tre giri dietro al Nord. Da far approvare al più presto se si ha il cuore che batte a destra e si è determinati a ridurre quel gap tra le regioni più ricche d'Italia e quelle maggiormente in difficoltà. La convention “Noi, il Mediterraneo” è stata l'occasione per il Ministro Matteo Salvini di tornare a parlare del Ponte di Messina. “Il mio obiettivo è di posare la prima pietra entro due anni. Alla Sicilia costa di più non avere il ponte che averlo lo faremo, secondo studi. Il collegamento stabile farebbe risparmiare 140 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica. Abbiamo le regioni Sicilia e Calabria che sono d'accordo, come anche il Governo e l'Europa – ha sottolineato il leader del Carroccio - e se c'è qualche professionista del no, per me avrà poco spazio. Chi dice no al ponte dire no al lavoro e al futuro. Io conto di lasciare il mio mandato con i lavori in fase di avanzamento”.

 

 

Impossibile non addentrarsi poi in un dettaglio prettamente tecnico. Ovvero, se sarà necessaria una legge speciale o se, al contrario, il codice degli appalti, una volta totalmente riformato, sarà sufficiente. “Ci stiamo ragionando, c'è un dibattito in corso tra gli esperti. C'è chi dice che serve una sorta di modello Genova, mentre altri sostengono che sia sufficiente l'attuale normativa. A me interessa partire con un progetto inattaccabile, ma deve essere un'opera che nei secoli dimostrerà l'ingegno e la bravura italiana. Nell'ultimo Consiglio dei ministri abbiamo approvato il nuovo Codice degli appalti che vedrò la luce entro tre mesi. E' emersa qualche critica assolutamente ideologica da parte di chi ritiene che procedure più veloci possano aiutare la criminalità, mentre è vero l'esatto contrario – ha poi concluso il Ministro delle Infrastrutture -. Se invece di girare dieci uffici ne giri solo uno, è più difficile per il corrotto e il corruttore incontrarsi. Sarà un testo snello, con appalto integrato, che alza le soglie venendo incontro alle richieste dei Comuni per lavori di pubblica utilità”.

 

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