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Autonomia, Calderoli fissa le tappe: "Il testo in Cdm entro fine anno"

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La legge per l'attuazione dell'autonomia differenziata arriverà in Consiglio dei ministri entro la fine dell'anno, l'iter parlamentare sarà completato entro il 2023 mentre nel 2024 ci potranno già essere i primi trasferimenti di funzioni dallo Stato alle Regioni che ne faranno richiesta. Il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli fissa le tappe del regionalismo differenziato e rassicura sul sostegno alla riforma da parte di tutte le forze di maggioranza e del premier Giorgia Meloni in primis.

La sede per fare il punto su tempi e obiettivi della legge è la commissione speciale Autonomia del Consiglio regionale della Lombardia. «Rispetto al lavoro fatto dagli ultimi ministri abbiamo voluto imprimere un'accelerazione ma nel segno della continuità - spiega Calderoli - Abbiamo impostato un percorso amministrativo certo». L'obiettivo dichiarato è di completare l'iter della legge e la definizione del Lep, i livelli essenziali delle prestazioni, tramite Dpcm entro la fine del 2023. La cabina di regia inserita nella legge di stabilità entro sei mesi dovrà redigere un elenco dettagliato dei servizi da sottoporre a devoluzione. Poi ce ne vorranno altri sei per stabilire «costi e fabbisogni standard per ciascuna voce», premessa «indispensabile per qualsiasi processo di decentramento e non era mai stato fatto finora», spiega Calderoli. In parallelo avverrà il passaggio parlamentare per l'approvazione della legge di attuazione. «Se i due binari corrono in maniera identica e simmetrica - è la previsione - sarà possibile iniziare a firmare le prime intese Stato-Regioni su singole materie già all'inizio del 2024».

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