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Elly Schlein, "chi c'è dietro la candidatura". Correnti impazzite nel Pd

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Elly Schlein, leggi Dario Franceschini? A rilanciare il sospetto che la candidatura "indipendente" alla guida del Pd della vicepresidente dell'Emilia-Romagna risponda al solito gioco di correnti del Nazareno è Dagospia. “È costato caro a Franceschini, imbeccato dalla moglie - si legge in un retroscena pubblicato sul sito di Roberto D’Agostino - aver deciso di sostenere Elly perché la sua corrente, Area dem, è andata in frantumi. L’anima ex Ds, rappresentata da Piero Fassino, non ha apprezzato la scelta di Dario di consegnarsi mani e piedi a una ragazzotta che, ad oggi, non ha neanche la tessera del Pd".

 

"Risultato finale? La truppa di Franceschini si è praticamente dimezzata..." scrive Dago. Insomma, nessuna novità sotto il sole democratico. Il deputato renziano Francesco Bonifazi rincara la dose: “Vedere Schlein che si candida alla guida del Pd contro le correnti ma circondata dagli uomini o dalle donne di Franceschini è veramente bellissimo. Un’autentica outsider”. 

 

Ieri Michela Di Biase, deputata dem e moglie di Franceschini, in una intervista a Repubblica ha affermato che Elly Schlein "si candida senza avere padrini alle spalle. La vulgata di una Schlein pilotata dai capicorrente è sbagliata. Elly non ha chiesto il permesso a nessuno, è giovane, determinata e utilizza un linguaggio fresco e comprensibile a tutti". Dietro ai "sospetti" c'è forse il fatto di essere donna: "Si fa fatica ad accettare che una di noi possa imporsi a prescindere dagli uomini. Non mi pare che a Bonaccini abbiano mai chiesto chi ha dietro". A prescindere dal genere, in molte sembrano non credere alla versione di Di Biase. 

 

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