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Matteo Piantedosi lancia il forum per la sicurezza tra Milano, Roma e Napoli

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Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, dichiara guerra a illegalità e occupazioni abusive. Il ministro del governo Meloni annuncia la volontà di convocare una sorta di forum tra le aree metropolitane di Milano, Roma e Napoli per affrontare le spinose questioni della sicurezza. Un "forum" per le metropoli, da Roma a Milano e Napoli, per risolvere le criticità delle aree metropolitane. Lo annuncia il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in un’intervista al Messaggero. "Ai sindaci di queste metropoli ho già anticipato che attiverò a breve una sorta di forum, a me piace definirlo così, delle aree metropolitane. Che si tradurrà in sessioni specifiche in sede di Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con l’intenzione di individuare luoghi dedicati al confronto sulla sicurezza urbana a Roma, Napoli e Milano per quanto riguarda la sicurezza urbana. Le criticità di queste città sono simili tra di loro - sottolinea il ministro - Mi riferisco alle difficoltà delle periferie, al degrado intorno alle stazioni, alle occupazioni illegali degli edifici. Facendo tesoro di ciò che si è fatto e si sta facendo in una città o nell’altra, valuteremo le diverse esperienze e potremmo definire così interventi più efficaci. Potremmo raccogliere le sollecitazioni dei sindaci, anche per ragionare di riforme di sistema" a partire dalla "riforma della polizia locale" valorizzando "l’importante ruolo che, nelle grandi aree urbane, svolgono le polizie locali a supporto delle funzioni tipiche dell’autorità di pubblica sicurezza".

 

 

 

Per quanto riguarda gli sgomberi, Piantedosi afferma che quello appena avvenuto a Napoli nel Palazzo di Pizzofalcone, "è un caso-pilota. Un esempio che ci inorgoglisce e che ci incoraggia a proseguire, ovunque ce ne fosse bisogno, questo tipo di interventi. Il buon esito dello sgombero a Napoli rappresenta un metodo da seguire. Quando c’è il fronte compatto di tutte le istituzioni, gli sgomberi si fanno. Non solo. Quando si procede tenendo conto della necessità di salvaguardare le persone in condizioni di fragilità, che sono ben distinte da coloro i quali hanno collusioni con la criminalità di cui sono ostaggio, la forza dello Stato s’impone anche in contesti difficili. Il caso-pilota napoletano vale anche a Roma dove, comunque, non siamo all’anno zero. Da ex prefetto, ricordo che sono stati fatti importanti sgomberi in alcune realtà periferiche dove abbiamo restituito un alloggio a chi ne aveva diritto e bisogno, togliendolo anche direttamente a esponenti della criminalità organizzata che gestivano il racket". Quanto, infine, al tema dei migranti, il ministro dell’Interno afferma: "Mi trovo in piena sintonia con quanto ha dichiarato il presidente Meloni. Il nostro governo si muove giustamente sulla linea del fermare gli irregolari e portare in Italia, come ha osservato il ministro Tajani, le persone di cui abbiamo bisogno. Sono talmente convinto di questo che giovedì scorso, proprio con Tajani, abbiamo accolto all’aeroporto 114 persone in fuga dalla Libia e da altri Paesi africani". 

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