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Insulti delle femministe a Meloni, Casini rompe il silenzio della sinistra: “Autolesionismo politico”

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«Meloni vattene». «Governo Meloni preparati a tremare, siamo libere di lottare». «Meloni fascista, sei la prima della lista». «Meloni amica del padrone, noi lottiamo per la rivoluzione». «Fascista Meloni noi donne ti farem la guerra». Sono questi alcuni dei principali cori e striscioni intonati nel corso del corteo organizzato dalla rete femminista "Non Una Di Meno" che si è tenuto in occasione delle iniziative per la Giornata internazionale contro la violenza maschile contro le donne. Dalla sinistra c’è stato il silenzio più totale sugli slogan insultanti nei confronti della leader del governo italiano, con la sola presa di posizione di Pier Ferdinando Casini, eletto con la coalizione di sinistra nelle ultime elezioni, ma che ha sempre voluto mantenere una certa indipendenza: «Gli insulti e le campagne più o meno isteriche contro Giorgia Meloni da un lato sono incivili, e pertanto meritano ogni condanna, dall’altro sono l’espressione di un autolesionismo politico che sta incominciando a diventare una malattia assai diffusa nei pressi dell’opposizione».

 

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