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Renzi svuota il Pd a Firenze, tensione con Nardella: altro passaggio clamoroso

Christian Campigli
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Una transumanza che non conosce sosta. Figlia dell'insoddisfazione per un partito fermo, ignaro delle richieste di un cambio di passo avanzate dall'ala riformista. Attratta da un movimento che sta, giorno dopo giorno, prendendo possesso di quel centro evocato da molti, gestito da pochi. Questo pomeriggio Edoardo Trallori, consigliere al Quartiere 5 di Firenze, ha ufficializzato il suo passaggio dal Pd a Italia Viva. “Mai rinnegherò i miei valori e la mia storia, ma questo è un momento politico difficile per il centro-sinistra, con una destra che è al governo anche e soprattutto per gli errori della coalizione elettorale guidata dal Partito Democratico. Sento la necessità di trovare un nuovo approdo che mi dia la speranza che nel prossimo futuro ci possa essere un'alternativa. Un giovane come me, fuori dalle correnti, ha trovato grandi difficoltà a farsi ascoltare da questo Pd”.

 

Un nuovo scossone, che giunge dopo i cambi di casacca delle ultime tre settimane di Barbara Felleca (consigliere comunale a Palazzo Vecchio), Francesco Casini (sindaco di Bagno a Ripoli) e del consigliere del Quartiere 1 del capoluogo toscano, Tommaso Cocchi. “La settimana prossima vi saranno altri due passaggi – racconta un dirigente di Italia Viva - E, almeno in un caso, si tratta di un nome di grande spessore”.

 

La crescente ed incontrollata tensione tra i due partiti si fa sentire sia in Comune, a Firenze, che in Regione. Il partito di Renzi, “stanco dello strapotere del Pd quando si parla di nomine” vuole che sia Titta Meucci il prossimo Difensore Civico. Al suo posto, come assessore all'università e ricerca a Palazzo Vecchio, Italia Viva sta spingendo per Gabriele Toccafondi. In entrambi i casi, i dem hanno fatto muro. “Il nostro partito ha approvato la variazione perché contiene interventi importanti, ma serve maggiore condivisione per definire linee strategiche – ha affermato il capogruppo di Iv in consiglio regionale, Stefano Scaramelli - Il quadro regionale complessivo richiede approfondimento, temi come il piano dei rifiuti e la portata reale degli investimenti in sanità devono avere analisi e programmazione di ampio respiro. Sono certo che dietro un nuovo accordo di programma di mandato sia possibile arrivare insieme a quella programmazione e condivisione che abbiamo richiesto in queste settimane”.

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