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Governo, “pronti altri interventi sulle bollette”. Giorgetti si prepara alla crisi energetica

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Nella premessa alla Nadef il governo fa capire che la crisi delle bollette è tutt’altro che finita anche se le bollette di ottobre non hanno visto quell’esplosione di costi che ci si aspettava. “L’andamento dei prezzi energetici e il loro impatto su imprese e famiglie saranno monitorati su base continuativa nei primi mesi del 2023. Al più tardi in occasione della predisposizione del prossimo Def, si valuterà se sussista l’esigenza di ulteriori interventi di calmierazione delle bollette e di aiuti a imprese e famiglie, e si definiranno le modalità di finanziamento di tali interventi” le parole di Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze.

 

 

“Le aspettative di imprese e famiglie, e le stime dei previsori domestici e internazionali sul futuro andamento dell’economia, sono - spiega l’esponente della Lega - notevolmente peggiorate. Il rischio di una flessione del ciclo è accresciuto dai corposi rialzi dei tassi-guida da parte delle principali banche centrali in risposta a dati dell’inflazione, i quali impattano sui bilanci delle famiglie e dell’imprese. In base a tali premesse è risultato inevitabile aggiornare non solo il quadro macroeconomico programmatico e di finanza pubblica per il 2022-2025, ma anche la previsione tendenziale su cui esso si basa”:

 

 

“L’impostazione che il Governo ha adottato si basa sull’esigenza di rispondere con determinazione alla crisi energetica e all’impennata dell’inflazione e di salvaguardare le famiglie più fragili economicamente e le imprese italiane e il lavoro che esse creano. Un forte impegno sarà anche dedicato all’attuazione del Piano di Ripresa e Resilienza, da cui dipendono ingenti investimenti per rilanciare la crescita sostenibile dell’economia italiana. Con ambizione, pragmatismo e prudenza, la legge di bilancio porrà le basi per superare le complicate difficoltà di questi anni e rispondere alle migliori speranze dei cittadini, senza tuttavia perdere di vista la sostenibilità della finanza pubblica, come conferma la discesa del rapporto debito/Pil da circa il 150 per cento del 2021 a poco più del 141 per cento nel 2025 prefigurata dal presente Documento” conclude Giorgetti nella premessa alla Nadef, pubblicata sul sito del ministero.

 

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