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Soros, soldi a +Europa per un "listone antifascista". Bomba di Calenda

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Soldi stranieri alla sinistra per le elezioni del 25 settembre. È terremoto politico per le rivelazioni del leader di Azione Carlo Calenda: "George Soros ha sovvenzionato con un milione e mezzo di euro +Europa ponendo come condizione imprescindibile che si facesse un listone antifascista". Lo ha detto a Bruno Vespa nel libro in uscita "La grande tempesta" in uscita venerdì 4 novembre da Mondadori Rai Libri.

 

Ma chi è Soros? L'imprenditore, filantropo e banchiere ungherese naturalizzato statunitense è fondatore del Quantum Group e da sempre è considerato molto vicino alle posizioni del Partito democratico Usa. Oltre a essere protagonista di svariate teorie del complotto. Tornando ai soldi al partito di Emma Bonino, Calenda sarebbe venuto a sapere dei finanziamenti rivelati a Vespa quest'estate, quando era ancora alleato con +Europa. Poi l'intesa si fece, ma deflagrò con l'ingresso nella coalizione di Sinistra Italia e Verdi che fecero uscire Azione. 

 

"La campagna diventa un Letta contro Meloni. Vedo che Della Vedova è totalmente schierato con il Pd. D'altra parte ne conosco le ragioni", dice Calenda nel libro. "Me lo disse ripetutamente Della Vedova prima della rottura". Il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova, interpellato dallo stesso Vespa, ha commentato: "+Europa non ha ricevuto contributi da Soros, che altrimenti sarebbero già pubblicati". Inoltre il deputato ha spiegato che la somma indicata non può essere stata corrisposta perché viola il tetto di 100.000 euro sui finanziamenti ai partiti. 

 

Vespa, nel libro, insistite: nessun tipo di contributo da Soros? La domanda si riferisce ovviamente ai vari candidati, dato che, per legge, il finanziere con quella somma non avrebbe potuto sovvenzionare alcun partito né un singolo candidato, sia perché cittadino straniero sia perché c’è un tetto di 100.000 euro per persona al finanziamento da parte dei privati. Il 26 ottobre Della Vedova ha trasmesso a Vespa la posizione ufficiale del partito: "Alcuni candidati di +Europa hanno ricevuto un contributo diretto da parte di George Soros per le spese della campagna elettorale. Il filantropo di origini ungheresi da tempo condivide e sostiene i nostri valori europeisti e le nostre battaglie per i diritti umani e lo Stato di diritto. Siamo orgogliosi che alcuni nostri candidati abbiano chiesto e ricevuto il suo sostegno, certamente disinteressato. Naturalmente i contributi verranno presto resi pubblici nei termini di legge insieme ai rendiconti elettorali". Una vicenda che emerge dopo mesi di tam tam "sinistro" sulle "ingerenze russe" sul voto. 

 

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