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Limite del contante a 10mila euro: la proposta della Lega agita il Pd

Daniele Di Mario
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La Lega ha depositato alla Camera un progetto di legge per alzare il tetto dell’uso del contante a 10mila euro. Primo firmatario è Alberto Bagnai. Attualmente il limite è fissato a duemila euro. «È una proposta di buonsenso, in linea col programma del centrodestra e con altri Paesi europei. Meno burocrazia, più libertà», commenta su Facebook il segretario leghista e vicepremier Matteo Salvini. La sinistra insorge. Giuseppe Conte (M5S) e Andrea Orlando (Pd), denunciano che l’aumento del limite all’uso del contate farebbe aumentare l’evasione fiscale. Tesi sbagliata per la Lega e per la stessa Giorgia Meloni, che in Senato dice nettamente: «Confermo che metteremo mano al tetto al contante».

 

 

«In questi anni - spiega il premier - abbiamo assistito a una discussione molto ideologica sul tema, collegando sempre il tema dell’utilizzo del denaro contante al fenomeno dell’evasione fiscale. Non c’è correlazione limite del contante e diffusione dell’economia sommersa. "Ci sono Paesi in cui il limite non c’è e l’evasione fiscale è bassissima". Sono parole di Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia del governo Renzi e del governo Gentiloni, governi Pd. E io sono d’accordo con il ministro del Pd, Pier Carlo Padoan. In un mercato come quello europeo, funzionano se sono uguali per tutti. La nostra economia europea di riferimento, la Germania, non ha un tetto al contante. L’Austria, non ha un tetto al contante. In questo schema noi rischiamo di non favorire la nostra competitività».

 

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