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Berlusconi fa arrabbiare gli Usa: “Orribili le parole sull'Ucraina”. C'è l'investitura di Meloni

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Le parole di Silvio Berlusconi non sono affatto piaciute ai dirigenti della Casa Bianca vicini a Joe Biden. Un'autorevole fonte diplomatica statunitense, molto vicina al numero uno di Washington ha definito “orribili” gli audio sul’Ucraina e su Vladimir Putin. Ma, come riferisce Repubblica, l’idea è quella di continuare a collaborare con il nuovo governo italiano, soprattutto alla luce delle posizioni di Giorgia Meloni, le cui dichiarazioni sugli equilibri non sono mai passate inosservate e sono state gradite. Però, scrive il quotidiano, “le uscite dell'ex premier, unite a quelle del presidente della Camera Fontana contro le sanzioni a Mosca, provocano sconcerto a Washington, rilanciando le preoccupazioni su quanto la premier in pectore riuscirà a tenere dritta la rotta”.

 

 

“Resta da capire se le registrazioni sono state filtrate da membri della coalizione di centrodestra per divergenze interne, o magari incoraggiate da Mosca per ostacolare Meloni e creare uno stato di instabilità permanente in Italia” il dubbio riferito dalla pagine del giornale in merito agli audio sul conflitto.

 

 

Sulla vicenda si è espresso Charles Kupchan, direttore per l'Europa al Consiglio per la sicurezza nazionale dell’ex presidente Obama: “Confermano la preoccupazione che lo spostamento verso destra del centro di gravità politico europeo abbia implicazioni sull'abilità della Ue di mantenere il consenso sull'Ucraina. Washington ha osservato con sollievo le garanzie di Meloni sul fatto che non cambierà politica estera, ma sapevamo che Berlusconi è amico di Putin, e insieme a Salvini ha posizioni diverse. In Svezia hanno prevalso i conservatori tradizionalmente filorussi, lo stesso può accadere in Francia. Il timore è che il vento politico in Europa tiri verso una direzione problematica, anche se Meloni è stata solida sull’Ucraina. Gli audio danneggiano Berlusconi, e indeboliscono la sua capacità di lavorare dietro le quinte per spingere il governo su posizioni filorusse. È probabile che qualcuno contrario a questa svolta avesse interesse a rendere pubbliche le sue dichiarazioni, per ostacolarla. Mosca invece può essere delusa da Meloni e magari interessata a complicarle la vita, però preferisce certamente questo governo a quello di Draghi".

 

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