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Opposizione in frantumi, scontro totale su Copasir e Vigilanza Rai

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L'opposizione è più disunita che mai. Lo stato dei rapporti tra le tre forze dovrebbero contrastare il governo di centrodestra sembra ai minimi termini. Da una parte Carlo Calenda, che ribadisce che non è possibile un’opposizione comune tra chi ha idee diverse e Alessandra Todde dei 5 Stelle netta: «Il Pd? Non ci sono le condizioni per un dialogo».

Eppure a sentire Azione, un dialogo tra Pd e M5S ci sarebbe. Almeno sulle nomine istituzionali che impegneranno il Parlamento nella prossima seduta, fissata per domani. In ballo ci sono gli incarichi interni e quelli istituzionali che spettano alle minoranze: vicepresidenti delle Camere, questori, presidenti di giunte e commissioni di garanzia, votati domani a scrutinio segreto. La più delicata delle quali è il Copasir, che esercita la vigilanza parlamentare sui servizi segreti e spetta di diritto all'opposizione: mancano ancora due mesi alla sua costituzione, ma già si litiga.

 

Il candidato naturale alla presidenza è infatti Lorenzo Guerini, ministro uscente della Difesa che già ha guidato l'organismo a inizio della scorsa legislatura. Ma il capo di M5s Giuseppe Conte ha messo il veto sul suo nome, ritenendolo troppo «atlantico» e anti-putiniano. «È il ministro che ha mandato agli ucraini le armi per difendersi», accusano i grillini.

All'interno del Pd cresce la tentazione di cedere al ricatto dei Cinquestelle, non solo per appoggiare il «pacifismo» della sinistra filo-grillina, quanto a fini interni. «Con la scusa che Conte non vuole Guerini, stanno tentando di tagliarci fuori da tutto», denunciano dall'ala moderata del Pd.

 

Accuse, tensioni e sospetti reciproci. Alimentati anche da quanto accaduto al Senato con il "soccorso" di parte dell’opposizione a Ignazio La Russa. Un clima tale che nessuno esclude sorprese nei prossimi voti. Compresi quelli sulle presidenze delle commissioni di garanzia in cui 3 forze politiche si giocano 2 ruoli di "prestigio" : oltre alla guida del Copasir c'è in ballo la Vigilanza Rai su cui puntano forte i grillini. Ma anche Matteo Renzi per Maria Elena Boschi, sebbene tra i dem ci sia chi sostenga che il vero obiettivo del leader IV sia sfilare il Copasir al Pd.

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