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M5s, Giuseppe Conte apre al Pd poi fa dietrofront. Figuraccia a Mezz'ora in più, cosa ha detto

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Dietrofront clamoroso di Giuseppe Conte. il leleader  Movimento 5 Stelle ospite di Lucia Annunziata a Mezz'ora in più, su Rai3, risponde alla domanda della conduttrice se potrebbe tornare a collaborare, un domani, di nuovo col Pd in un governo.

"Nella prospettiva ci può stare di lavorare con altre forze politiche. Le delusioni provate ci rendono ancora più prudenti e intransigenti, se ci siederemo a un tavolo avremo condizioni ancora più chiare del passato", è la replica del presidente del M5s che appare chiara a tutti, ossia che l'ex premier intende tenere viva la speranza di un possibile "rincongiungumento" post-elettorale con Enrico Letta, dopo implosione del Campo Largo per la crisi governo Draghi.

 

Alla giornalista che gli chiedeva se si possa immaginare un futuro con il partito pentastellato e il Pd di nuovo assieme al governo, Conte ha specificato: "In politica pensare di governare da soli è un’ambizione e molto elevata. Stiamo risalendo nei sondaggi - ha concluso - ma realizzare un monocolore M5s è improbabile".

 

Frasi che sono iniziate a rimbalzare sulle agenzie di stampa e che hanno costretto Conte a un riposizionamento immediato; "Mi spiace deludere qualche titolista, qualche giornale, ma credo che il mio pensiero sia stato forzato e travisato. Oggi ho dichiarato che mi auguro di governare da solo ma che so anche quanto sia improbabile poter avere un Governo con una sola forza politica - rimarca su Facebook Conte - A proposito del dialogo con altre forze politiche come il 
Pd, a precisa domanda ho risposto che le delusioni che abbiamo incassato ci porteranno ad essere molto più prudenti e intransigenti sul rispetto delle nostre condizioni e dei nostri valori".

 

"L’esperienza maturata deve farci ancor più riflettere . Mi sembra evidente, peraltro, che ad oggi il Pd abbia preso un’altra strada rispetto alla nostra e alle priorità di Governo che abbiamo condiviso nel Conte 2. Nelle condizioni attuali con i vertici nazionali del Pd folgorati dell’agenda Draghi non potremmo nemmeno sederci al tavolo. E noi i nostri valori, le nostre battaglie non li svendiamo. Lo abbiamo già dimostrato, senza paura di pagarne il prezzo", è il messaggio dell'ex premier. 

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