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Le liste fanno esplodere il Pd, rivolta contro Letta. Rifiuta anche Morani, la rabbia degli esclusi

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La resa dei conti nel Pd che nella notte ha varato le liste per le elezioni politiche del 25 settembre, come facilmente prevedibile, ha lasciato l'amaro in bocca a molti. In base ai sondaggi e in virtù del taglio dei parlamentari e della convivenza forzata con candidati delle liste della coalizione di centrosinistra, i posti sono pochi. Tra gli esclusi pesanti c'è Luca Lotti, mentre Monica Cirinnà ha rifiutato il collegio che le era stato offerto perché sicuro perdente. L'ultimo strappo è quello consumato da Alessia Morani: "È stata una lunga notte e finalmente sono state decise le liste dei candidati del Partito democratico per le prossime elezioni politiche. Ho saputo quale fosse la mia posizione in lista solo al momento della lettura da parte di Marco Meloni dell’elenco dei candidati. Nei posti eleggibili per le Marche sono stati designati Alberto Losacco, commissario del Pd Marche, Irene Manzi e Augusto Curti. A mia insaputa, il mio partito ha deciso di assegnarmi il collegio uninominale di Pesaro e un terzo posto nel proporzionale",, ha spiegato la deputata. "Ho comunicato al mio partito che non intendo accettare queste candidature. Avrò modo in seguito di spiegare le motivazioni che mi hanno convinta della bontà di questa scelta".

 

Le liste sono state approvate dalla direzione del Pd  con tre no e cinque astenuti. Il segretario dem Enrico Letta sarà capolista alla Camera in Lombardia e Veneto. L'economista Carlo Cottarelli sarà invece candidato capolista per il Senato a Milano. Novità il microbiologo Andrea Crisanti, capolista in Europa. Si rivede Alessandro Zan candidato alla Camera nel collegio di Padova. Nella lista spiccano ,'ex segretaria della Cgil Susanna Camusso, Federico Conte di Leu,  l'ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin,  Andrea Marcucci, Pier Ferdinando Casini per il Senato a Bologna, alla camera correrà l'ex sindaco Virginio Merola.

 

E ancora i quattro giovani capolista voluti dal segretario (Rachele Scarpa, Cristina Cerroni, Raffaele La Regina, Marco Sarracino), Giuseppe Provenzano, Anthony Barbagallo, l'ex leader della Cisl Annamaria Furlan, Erasmo Palazzotto, Carmelo Miceli, Antonello Cracolici, Teresa Piccione, Milena Gentile,, Giovanna Iacono e Gianluca Nuccio.

 

La rabbia degli esclusi è vibrante. "Un delitto perfetto! Calpestati diritti, principi, territorio, storia e democrazia! Nella vita ci vuole dignità! Buona fortuna", twitta Marcello Pittella, ex presidente della Regione Basilicata. "Le liste del Pd Puglia sono state generalmente composte sulla base di raccomandazioni, meschinità, bassezze, misoginia, ossequi ai capetti di turno impegnati a risolvere in Puglia problemi campani di collocamento e soggezione ai metodi nepotisti e torbidi del non iscritto Michele Emiliano. Le liste del mio partito risultano perciò non voltabili", attacca Fabiano Amato. In

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