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Terzo polo, trattativa in salita. Carlo Calenda e Matteo Renzi cercano l'accordo

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Si intensificano i contatti per la costituzione del 'Terzo Polo' tra Italia Viva e Azione per sfidare il centrodestra. La rottura tra l'ex ministro dello Sviluppo economico e il segretario dem Enrico Letta ha rimesso in gioco il rebus delle alleanze. Nelle ultime ore, secondo le indiscrezioni, ci sarebbe stato più di un contatto telefonico tra Matteo Renzi e Carlo Calenda ma dai rispettivi entourage si invita alla cautela. Sarebbe altamente probabile che l'incontro tra i due leader abbia luogo non più tardi di domani sera.

 



"Io spero che nasca questo Terzo Polo, ci sono tutte le premesse per farlo" afferma Carlo Calenda durante un'intervista a La Stampa. La sfida, per il leader di Azione, è quella di "integrare due corpi che politicamente sono stati distanti negli ultimi tempi". Per il Terzo Polo "una delle cose che ci siamo detti è che deve essere chiara la leadership, che comunicheremo se e quando sarà stato fatto l'accordo" ha precisato Calenda. "Magari il leader può essere un terzo o, ancora meglio, una terza". Sul nodo della raccolta delle firme il leader di Azione ha detto di volerle raccogliere nonostante il poco tempo a disposizione, ma poi ha aggiunto di poter accedere all'esenzione grazie alla presentazione alle ultime elezioni europee del simbolo di "Siamo europei". 

 

 

Da parte sua, l'ex premier Matteo Renzi sembra voler arrivare a meta per stringere un accordo. "Il Terzo polo è una grande occasione e Italia viva è disponibilissima a un accordo con Azione" ha dichiarato Renzi aggiungendo che non farlo sarebbe "un errore" ma che rispetterebbe la scelta di Calenda. "C'e' una casa comune a Bruxelles - ha detto Renzi - che si chiama Renew Europe. Se vogliamo costruirla anche in Italia, noi siamo della partita. Altrimenti - ha concluso - amici come prima".
 

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