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Il primo sondaggio dopo lo strappo: sinistra bye bye, il centrodestra vola. Dati choc per Calenda e Di Maio

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Quello presentato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend e Sky Tg24 è il primo sondaggio, per quanto riguarda gli orientamenti di voto, realizzato interamente dopo lo strappo di Carlo Calenda con il Pd di Enrico Letta. Pertanto sommo particolarmente interessanti i dati che riguardano i partiti direttamente e indirettamente coinvolti dall'uscita dalla coalizione di centrosinistra di Azione.

 

La coalizione di centrodestra cresce rispetto all’ultima rilevazione grazie all’avanzamento della Lega e di Forza Italia mentre arretra il centrosinistra, proprio  a causa dell’uscita di Calenda. Quest’ultimo partito e +Europa sono stati sondati separatamente nell’ottica della scissione ormai imminente: sommati perdono 1 punto percentuale mentre cresce il M5S.

 

La classifica dei partiti è analoga ad altri sondaggi, ma le tendenze sono significative. Nel dettaglio, FdI resta stabile al 24,2%, il PD scende al 22,3% (-1,1%). La Lega registra un 14% (+0,5%) mentre il M5S ottiene il 10,6% (+0,7%). Forza Italia raggiunge l’8,9% (+0,9%); Sinistra italiana/Europa Verde si attesta al 3,9% (-0,1%); ItalExit di Gianluigi Paragone al 3,2% (+0,6%). Come dicevamo, Azione è data al 2% (la scorse settimana era stata rilevata con +Europa), mentre il principale possibile alleato per un terzo polo, Italia Viva di Matteo Renzi, al 2,2% (-0,4%).

 

Più giù Impegno Civico di Luigi Di Maio e Bruno Tabacci con l’1,5% (- 0,3%); +Europa all’1,6% (la scorse settimana era stata rilevata con Azione); Noi con l’Italia - L’Italia è al Centro allo 0,8%; Unione Popolare allo 0,7%; Udc - Coraggio Italia allo 0,3%. Sempre rilevante la quota di indecisi e astenuti  38,7%. 

Indicazioni significative arrivano dalla fiducia nei protagonisti della politica. Le figure in cui gli italiani ripongono ancora maggiormente fiducia sono il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (62%) e Mario Draghi (56%). Seguono: Giorgia Meloni (40%), Silvio Berlusconi (36%), Giuseppe Conte (35%), Matteo Salvini (32%), Enrico Letta (25%), Luigi Di Maio (19%), Matteo Renzi (15%) e Carlo Calenda (16%). 

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