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Governo, Matteo Salvini traccia l'identikit del futuro ministro degli Esteri: diplomatico e autorevole

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“Al ministero degli Esteri serve un diplomatico, autorevole, di spessore, senza la tessera di partito in tasca ma che sia vicino alle idee della destra”. A disegnare il profilo del successo di Luigi Di Maio in una delle posizioni apicali del futuro governo di centrodestra è il leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato a Lampedusa: “Ho un nome da proporre alla coalizione di centrodestra ma non voglio, al momento, rendere pubblico. Penso a un ministro degli Esteri che magari ha fatto l’ambasciatore, che sia al di sopra di ogni sospetto, sarebbe un bel valore aggiunto. E io qualche profilo ce l’ho in testa ma non voglio rovinare il ferragosto a qualcuno che verrebbe tempestato di telefonate. Lo proporrò a Giorgia (Meloni, ndr) e Silvio (Berlusconi, ndr)”. La Farnesina è uno dei quattro dicasteri (insieme a Giustizia, Infrastrutture e Economia) i cui responsabili, secondo Salvini, dovrebbero essere indicati dalla coalizione prima del voto.

 

 

Altra questione affrontata dal segretario del Carroccio è quella sui rapporti di un eventuale governo di centrodestra con la Russia: “I rapporti di vicinanza con la Russia li hanno avuti Enrico Letta, Romano Prodi, Matteo Renzi, chiunque sia stato al governo. La Russia ha invaso un altro paese e ha dichiarato una guerra. L’Italia storicamente ha provato a mediare, con Aldo Moro, con Bettino Craxi - dice Salvini - non è in discussione l’alleanza atlantico. La Libia è in totale instabilità, abbiamo sostituito il gas russo con quello algerino, che non è tranquillizzante, quindi cercheremo di avere buoni rapporti con tutti e di risolvere i problemi”.

 

 

Infine un’analisi prima delle elezioni del 25 settembre: “Sono convinto che il centrodestra vincerà e vincerà di parecchio. Il voto degli italiani è sacro, se vincesse Renzi o Giuseppe Conte giù il cappello ma intuisco che vincerà il centrodestra, l’aria che respiro, dagli imprenditori ai precari, agli studenti, mi fa capire che ci sarà un voto chiaro. Insomma, non ci sarà bisogno di minestroni, sarà un governo che per 5 anni avrà una maggioranza chiara”.

 

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