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Il centrodestra decide il programma di governo: presidenzialismo e autonomia. Ecco il confronto su collegi

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Dopo il patto di coalizione sulle regole siglato dai leader la scorsa settimana nel vertice andato in scena alla Camera, il centrodestra si muove spedito verso le elezioni del 25 settembre riunendo negli uffici della Lega al Senato la squadra delegata alla stesura del programma di governo. Domattina poi, ancora una volta a Montecitorio, andrà in scena l'altro tavolo, quello sui collegi, mentre non è prevista a breve una nuova reunion tra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi.

 

 

Alla prima riunione nei pressi di Palazzo Madama prendono parte gli sherpa dei partiti della coalizione, tra questi l'europarlamentare Raffaele Fitto, per FdI; il responsabile dei Dipartimenti, Armando Siri e il capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo, per la Lega; il responsabile dei Dipartimenti, Alessandro Cattaneo e il vicepresidente della Camera, Andrea Mandelli per Forza Italia. Presente per l'Udc anche il senatore Antonio Saccone, secondo il quale "l'80% del programma è già scritto" mentre "tutto il resto va precisato meglio". Da sciogliere, soprattutto, ci sono i nodi legati al progetto di autonomia tanto caro ai leghisti, e quello sul presidenzialismo considerato irrinunciabile dal partito di via della Scrofa. Matteo Salvini è sicuro che non ci saranno problemi con gli alleati. "Metterò personalmente la proposta di autonomia in mano a Berlusconi e Meloni di cui sono sicuro arriveranno le firme - le parole del segretario della Lega - perché autonomia significa efficienza, modernità, responsabilità, sviluppo".

 

 

"È il primo incontro che facciamo, c'è un buon clima, vogliamo lavorare positivamente e troveremo tutte le soluzioni per rendere credibile il programma di governo", ha spiegato Fitto, assicurando di non vedere nessun "braccio di ferro" su presidenzialismo e autonomia: "Se ci sarà uno scambio? No, ci sarà una sintesi tra le diverse posizioni. Vedo una disponibilità al dialogo e un clima positivo, di questo abbiamo bisogno". E così al termine dai partecipanti emerge "soddisfazione per il clima unitario riscontrato nella prima riunione del centrodestra sul programma di governo". "La coalizione che condivide valori, idee e battaglie identitarie - si sottolinea - ha posto al centro della sua agenda politica le emergenze che affliggono l'economia italiana, come l'inflazione, la crisi internazionale alle porte dell'Italia, la crisi energetica, il rincaro dei costi delle materie prime, e le misure da attuare nell'immediato". Soprattutto, nel corso della riunione, è emersa "totale condivisione nel ribadire il pieno rispetto degli impegni internazionali dell'Italia anche relativamente alla guerra in Ucraina, riforma presidenziale, autonomia". "Non solo - conclude la nota -, il centrodestra si è dato un metodo ben preciso: quello di aprire un tavolo permanente sul programma elettorale che condurrà agli interventi e alle riforme più giuste, articolate e complesse necessarie per rilanciare il Paese". "Il dato di fatto - viene quindi evidenziato dalla coalizione - è che mentre il centrodestra è al lavoro per dare ai cittadini un'idea chiara su come intenda governare per i prossimi cinque anni, nel centrosinistra sono ancora impegnati a definire il perimetro di alleanze".

 

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