Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Crisi di governo, sindacati in allarme. Incertezza su tutto: pensioni, salario minimo, taglio del cuneo fiscale

Leonardo Ventura
  • a
  • a
  • a

La crisi coglie in contropiede i sindacati, che si aspettavano di poter mettere mano al nuovo decreto aiuti e di avviare i tavoli tecnici promessi da Draghi. Al momento invece i dossier caldi di questi ultimi diciotto mesi pensioni, salario minimo, taglio del cuneo fiscale - galleggiano nell'incertezza. Il Governo infatti è in uscita e rimarrà, come si legge nella circolare inviata ieri da Palazzo Chigi, per il «disbrigo degli affari correnti». Affari che però abbracciano un perimetro allargato, ben tracciato dal presidente della Repubblica: emergenze nazionali, internazionali, legate alla pandemia e le azioni necessarie alla realizzazione del Pnrr. In questo scenario, non è chiaro se le questioni che stanno a cuore ai sindacati e a Confindustria saranno tutte appaltate al prossimo esecutivo oppure no. I ministeri sembra stiano stanno facendo il punto con i propri uffici proprio a seguito della circolare del presidente del Consiglio, ma intanto i sindacati vogliono risposte. «Ci saremmo dovuti incontrare la prossima settimana, ma la crisi di Governo ha fatto saltare tutto», ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, avvertendo che «l'emergenza che stiamo vivendo non può aspettare l'esito delle elezioni».

 

 

Il numero uno della Cgil, Maurizio Landini, rincara la dose, sottolineando che «siccome c'è un governo in carica fino a quando ci saranno le elezioni, noi chiediamo di essere convocati». Entrambi i leader sindacali chiedono che si vada avanti con il confronto e con gli interventi necessari a fronteggiare l'attuale scenario inflazionistico. «Entro il mese di luglio si faccia un decreto che redistribuisca risorse e soldi» dice Landini, seguito dal segretario della Uil che si aspetta «un intervento immediato per utilizzare i 10 miliardi» per sostenere il potere d'acquisto di lavoratori e pensionati. Bombardieri fa anche presente che i dossier aperti possono essere oggetto di dialogo con i partiti in corsa per le elezioni: «La politica non c'è fino a settembre, poi ci confronteremo con i programmi dei partiti». Il taglio del cuneo fiscale invece - tema importante anche per gli industriali - può essere deciso «immediatamente se si fa un intervento per aumentare il netto in busta paga», evidenzia il segretario. E anche per le pensioni non tutto è destinato all'impasse, perché ad esempio «si può anticipare la rivalutazione della pensione prevista per gennaio». C'è poi il capitolo dell'industria metalmeccanica, su cui pure sembra allungarsi uno strato di nebbia. Ieri il ministro Giorgetti ha convocato un incontro urgente per il 27 luglio su Warstila, l'azienda finlandese che lo scorso 14 luglio ha annunciato la dismissione del sito di Trieste e il licenziamento di oltre 450 lavoratori, mentre il giorno prima, il 26 luglio, è la volta della «madre di tutte le vertenze», l'ex Ilva di Taranto, che vedrà seduti allo stesso tavolo sindacati e azienda, in rapporti tesissimi ormai da marzo.

 

 

Pende poi il tema della transizione, e le difficoltà in cui versa il settore Auto. I tavoli aperti sono molti e importanti ma ora «rischiano lo stallo», o di essere «depotenziati» avverte il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, dicendosi molto preoccupato dall'evolvere della situazione: «Non sappiamo - ammette - quale sarà l'impatto della crisi sui siti produttivi e sull'occupazione». Inquieto anche il comparto aereo: «In Italia - dicono i sindacati di categoria - il settore del trasporto aereo ha tenuto meglio in termini di efficienza e operatività, soprattutto grazie agli enormi sacrifici che si sono caricati sulle spalle e lavoratori. In questo momento un blocco di tutte le attività in corso e del piano industriale» di Ita Airways «sarebbe un disastro per tutto il settore». Per questo all'incontro di lunedì prossimo al Mims verranno chieste «garanzie per la continuità industriale di tutto il settore e sulle tempistiche del piano industriale della compagnia di bandiera».

 

Dai blog