Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Sul decreto Aiuti salta il governo: "M5s pronto allo strappo al Senato". E Conte si affida a Di Battista

  • a
  • a
  • a

La fiducia sul decreto Aiuti è passata alla Camera dei deputati. "Vogliamo collaborare", ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte annunciando il sì grillino al provvedimento dopo il faccia a faccia con il premier Mario Draghi. Ma "al Senato vedremo", ha aggiunto mentre si fa largo l'ipotesi che il M5s potrebbe decidere di astenersi sul provvedimento o uscire dall'Aula al momento di esprimersi sul testo a Palazzo Madama. Non solo. 

 

Al Senato il regolamento, infatti, non prevede due votazioni distinte, una per la fiducia e l'altra sul testo, come avviene a Montecitorio. La scadenza da segnare sul calendario è quella del 16 luglio, data entro la quale il Decreto dovrà  essere convertito in legge dal Parlamento. E qui ci sarà il "colpo di scena", si legge in un retroscena di Affaritaliani.  Cosa succederà al Senato? Nel gruppo M5s "circa due terzi dei senatori vogliono lo strappo ed è quindi molto probabile che Conte decida di votare contro la fiducia all'esecutivo", si legge nell'articolo secondo cui tengono anche le ipotesi di un'astensione (equivalente al voto negativo) e dell'uscita dall'Aula al momento del voto. L'ex premier appare con le spalle al muro. "Non ci sarà un sì, anche perché se Conte dovesse dire di votare la fiducia comunque due terzi del gruppo non lo farebbe", spiega il sito.

 

Se strappo sarà, scalda i motori Alessandro Di Battista che non vede l'ora di tornare protagonista. "Scalpita e aspetta che lo strappo sia ufficiale per rientrare", conclude l'articolo. Tutta da valutare la reazione di Draghi e della maggioranza, ma il destino del governo potrebbe essere segnato. 

 

Dai blog