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Fisco, Matteo Salvini ripropone la pace fiscale

Gianni Di Capua
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Matteo Salvini insiste. Dopo aver vinto la prima battaglia sui cinque referendums sulla giustizia ottenendo l’election day con il primo turno delle Amministrative, il segretario della Lega torna a chiedere la pace fiscale e si chiede perché la sinistra non sia d’accordo e continui a dire di no. «Bloccare, rottamare, rateizzare cartelle esattoriali impossibili da pagare sarebbe un atto di giustizia nei confronti di milioni di italiani che, dopo pandemia e guerra, rischiano di perdere tutto. Incredibile che la sinistra si opponga a una rinnovata e doverosa Pace Fiscale», scrive Salvini su Twitter.

 

 

 

Sul Fisco Forza Italia si conferma alleato affidabile del Carroccio. Il partito di Silvio Berlusconi torna infatti a chiedere l’allargamento della flat tax e lo stop alla modifica del catasto. «Forza Italia, coerentemente con i valori liberali che da sempre la caratterizzano, ha ribadito delle precise indicazioni in merito ai contenuti della delega fiscale - dicono il capogruppo di FI alla Camera Paolo Barelli e il responsabile dei dipartimenti del partito, Alessandro Cattaneo - Nel corso delle interlocuzioni con le altre forze della maggioranza abbiamo chiesto, con fermezza, che nel testo siano presenti norme volte alla difesa e allargamento della flat tax, al superamento definitivo dell’Irap, un preciso cronoprogramma di semplificazioni e digitalizzazione della Pa, una reale pace fiscale. Inoltre, abbiamo confermato il nostro assoluto diniego a ogni forma di modifica del catasto che possa comportare, tanto nel breve, quanto nel lungo periodo, un aumento delle imposte».

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