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Virginia Saba scende in piazza con no vax e putiniani, imbarazzo Di Maio

Federica Pascale
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La compagna del ministro degli Esteri Luigi Di Maio scende in piazza tra no vax e filo-putiniani. Nella giornata di sabato 26 marzo non è passata inosservata Virginia Saba, ai piedi del palco adibito in piazza Santi Apostoli per manifestare contro il governo Draghi. L’evento è stato organizzato da diversi ex parlamentari del Movimento Cinque Stelle, oggi confluiti nel gruppo parlamentare "Alternativa". Lo scopo degli organizzatori è chiaro ed evidenziato da diversi striscioni più o meno espliciti: mandare a casa il presidente del Consiglio Mario Draghi.

 

 

 

Ma perché Virginia Saba si trovava lì in piazza, pur essendo il compagno uno dei ministri più “draghiani” dell’odierno esecutivo? Non per le sue idee, ma per lavoro. Infatti, la Saba è da diversi anni assistente parlamentare della deputata Emanuela Corda, tra i parlamentati che hanno dato vita al movimento antigovernativo sceso in piazza. “Sono qui per lavoro” dice, giustificandosi davanti a chi la critica per la sua presenza al fianco dei riottosi. Il ministro degli Esteri, dal canto suo, ha preferito tacere. D’altronde c’era già molto imbarazzo in casa Cinque Stelle, non soltanto per le diverse divergenze tra il fronte governativo e quello più "tradizionalista" del Movimento ma anche per la presa di posizione di alcuni parlamentari pentastellati che non hanno voluto assistere all’intervento in aula del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il motivo sarebbe l’assenza di un contraddittorio. I Cinque Stelle avrebbero voluto sentire in aula anche il presidente russo Vladimir Putin, affinché facesse valere anche lui le sue ragioni davanti agli scranni dei parlamentari italiani.

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