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Le sanzioni ci costano care, l'allarme di Salvini sulla guerra in Ucraina

Federica Pascale
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“Stanotte non ho dormito. Non so se capita solo a me. Io sono a Roma, sono lontano dalle bombe, però io non riesco a dormire. Quando chiudi gli occhi e non sai se viene bombardata una scuola, un ospedale, un palazzo. Tutta la politica dovrebbe unirsi nel nome della pace.” Così Matteo Salvini, segretario della Lega, ospite di Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio, il talk politico in onda in prima serata su Rete4.

“C'è qualcuno che attacca e qualcuno che si difende. C’è qualcuno che bombarda e qualcuno che vive sottoterra – evidenzia Salvini - Questo dovrebbe essere il momento della grande unità nazionale. Abbiamo dimostrato unità nazionale per combattere il Covid, la guerra è peggio. Una guerra nucleare senza ritorno, senza speranza. Tutti dobbiamo lavorare unicamente nel nome del cessate il fuoco e della pace".

 

 

 

Tra i vari temi affrontati, uno che sta particolarmente a cuore al segretario del Carroccio: l’ambiente, e il correlato caro bollette. “Gli aumenti già ci sono, già c'erano anche prima della guerra, e sicuramente per l'Italia la situazione peggiorerà. Questo è poco ma è sicuro, perché abbiamo le banche che hanno prestato più soldi alla Russia e siamo quelli che comprano più gas e petrolio dalla Russia. Queste sanzioni costeranno alle famiglie italiane, motivo per cui ho chiesto a Draghi di fare un altro intervento da almeno 20 miliardi per rimborsare le famiglie italiane".

Ma sottolinea: “Detto questo, la pace non ha prezzo. Quindi, se le sanzioni contro le banche e contro i potenti russi servono a riportare tutti al tavolo e a parlare di pace io penso che gli italiani siano disposti a questi sacrifici. Certo, purtroppo, dopo due anni di Covid, ci mancava giusto la guerra. L'importante è che il governo non solo non aumenti le tasse, come qualcuno vorrebbe, ma aiuti le famiglie, gli operai, gli artigiani e gli imprenditori, che dopo queste sanzioni lavoreranno di meno” conclude Salvini.

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