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Fratelli d'Italia alza le barricate contro la cannabis: no al referendum e alla cultura dello sballo

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Si avvicina il prounciamento della Consulta sui referendum, e tra le forze politiche che hanno le idee più chiare c’è Fratelli d’Italia, che sta concentrando le proprie energie sul No alla legalizzazione della cannabis e dell’eutanasia. Per quanto riguarda il quesito sulla cannabis, per il vicepresidente della commissione Giustizia del Senato, Alberto Balboni, «questo referendum non dovrebbe nemmeno essere ammesso». Il paradosso - spiega all’AGI - «sarebbe che se tu vendi una birra a un minore sei perseguibile ma se vai davanti a una scuola e spacci uno spinello a minori e persino a dei bambini non succede niente».

 

 

Ma il tema è più profondo per Balboni: «Ormai si confrontano due idee di società e di cultura: c’è la cultura dello sballo che vuol far diventare normale quello che normale non è. Questa cultura vuole dare la mariijuana come un ricostituente per i giovani. Così si abbassa la soglia di resistenza nei confronti del salto a droghe superiori, anche se ha sempre meno senso parlare di differenza tra droghe pesanti e leggere. Non dimentichiamo - prosegue - che dietro questo referendum ci sono anche interessi economici molto importanti. I veri trasgressivi stiamo diventando noi, che difendiamo la vita e la salute, ma siamo convinti che questa sia una trasgressione che incontra il sentimento profondo della maggioranza degli italiani».

 

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