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Berlusconi al Qurinale, Sgarbi replica a Tajani: "Non ci sono i numeri per eleggerlo"

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«Certamente non sono il portavoce di Berlusconi, e infatti ho sempre dato la parola a lui che è "la voce". Questo è il mio metodo: presentare il candidato presidente ai colleghi parlamentari. È chiaro che in assenza della sua voce (di Berlusconi) l’operazione non è fungibile ed è evidente che io non possa fare il portavoce. I numeri, allo stato, non ci sono, ma esorto Berlusconi, e non Tajani, a parlare direttamente con i suoi elettori e a incontrarli personalmente». Lo afferma Vittorio Sgarbi replicando ad Antonio Tajani.

 

«Io mi sono limitato a presentarlo e il mio risultato è sempre stato straordinario e di grande effetto per la personalità riconosciutagli anche dai suoi avversari politici - prosegue Sgarbi - quelli che oggi sono senza casa trovano in Berlusconi un riferimento che hanno perso in Grillo e non hanno trovato in Conte. Questa è stata la mia azione: ho fatto parlare un parlamentare con i suoi colleghi. Nessuna operazione sotterranea. Nessun mistero. Io in Parlamento ci sono da piu tempo di Tajani: ho conosciuto Leone, Pertini, Cossiga, Scalfaro, Napolitano e Mattarella. E ho quindi votato un mio collega parlamentare. Dunque l’effetto è quello della voce e non del portavoce».

 «Sgarbi non è il portavoce di Silvio Berlusconi», in altre parole «Sgarbi risponde a se stesso, sicuramente non parla a nome» del Cavaliere. Lo aveva puntualizzarlo Antonio Tajani, dai microfoni di Sky Tg24, dopo che Sgarbi ha dato per conclusa e fallita l’operazione "scoiattolo" cioè quella che lo vedeva impegnato in prima linea per portare voti di grandi elettori alla causa quirinalizia berlusconiana.

 

Per Tajani il centrodestra è ancora compatto «non c’è una opzione alternativa» alla candidatura di Berlusconi per il Colle. Quindi Tajani precisa che nessun dirigente di Forza Italia «ha mai detto che il partito uscirebbe dal governo se Draghi dovesse salire al Quirinale: noi diciamo una cosa diversa, c’è ancora bisogno di un governo di unità nazionale per combattere e sconfiggere la pandemia e senza Draghi sarebbe difficile andare avanti» con questo impegno perchè «non c’è una personalità come lui».

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