Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Scuola, De Luca sputa veleno su Draghi: "Fino al Quirinale vuole che si dica che in Italia va tutto bene"

  • a
  • a
  • a

Un attacco durissimo, di quelli che Mario Draghi non era ancora abituato a subire. Ma si sa che il governatore della Campania è un personaggio particolare, che tra le doti ha quella di non avere assolutamente peli sulla lingua. Il contesto è la sentenza del Tar che ha annullato la sua ordinanza di chiusura delle scuole, subito contestata dal premier.

Per replicare De Luca prima usa l'ironia ("ho visto Draghi camminare sulle acque") poi lancia un'accusa pesante. E cioè che la volontà di non chiudere le scuole sia collegata all'ambizione di andare al Quirinale del premier. Come dire: un modo per dimostrare che l'emergenza è stata superata, quando invece non lo è.

«Se può fare piacere - attacca De Luca - anche la Campania da oggi può dire che va tutto bene, è tutto aperto, il Covid è un raffreddore e se volete posso anche giurarvi di aver visto il presidente Draghi camminare sulle acque del Tevere».

 «La mia sensazione - ha spiegato De Luca - è che siamo chiamati tutti a dire, da qui all’elezione del Presidente della Repubblica, che in Italia va tutto bene, che l’economia è aperta, le scuole sono aperte e viviamo nel migliore dei mondi possibili. Io penso che la lettura della situazione dell’Italia debba essere meno pacificata e un po' più ragionevole».

Poi De Luca scende nel merito della questione: "Ho trovato sconveniente che non ci sia stata un risposta di merito al problema limitato posto dalla Regione Campania". Il governatore ha affermato che con le misure contenute nella sua ordinanza, sospesa dal Tar Campania, erano previste per la scuola «due settimane di respiro, limitate alle elementari e alle medie, per organizzarsi al meglio. Oggi avremo scuole nelle quali i bambini sono senza mascherina, perché le Ffp2 nel frattempo non sono arrivate, e mi dicono che i bambini delle elementari sono stati costretti a stare in classe con le finestre aperte, i cappotti addosso e i cappelli in testa. Si sarebbe dovuto parlare di questo".

Dai blog