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Sondaggio Agorà, doccia fredda per Mario Draghi: "Mai così in basso". Chi sale tra Salvini e Meloni

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Tutti ad applaudire i successi del G20 nella percezione internazionale dell'Italia - il cosiddetto standing... - raggiunto grazie al premier Mario Draghi. Ma a quanto si apprende dagli ultimi sondaggi il consenso nel Paese è un po' diverso. Perché la fiducia nel governo di SuperMario è in calo mentre quella in Draghi leader sprofonda come non mai.

 

Giovedì 4 novembre ad Agorà, il programma condotto sui Rai3 da Luisella Costamagna, tengono banco i sondaggi di Fabrizio Masia. Il quesito agli intervistati è chiaro: quanta fiducia ha nel governo Draghi? Ad averne molta o abbastanza è il 49 per cento del campione, quattro punti in meno rispetto a sette giorni fa. Salgono i negativi, da 43 a 45 per cento, così come quelli che preferiscono non rispondere o non sanno: dal 4 al 6 per cento. 

 

A cosa si deve questo calo? Forse è dovuto alla difficoltà a gestire un governo sempre più sfilacciato, commenta Masia, mentre la conduttrice concede le attenuanti generiche al premier: forse non è la fiducia nel premier in discussione ma nella maggioranza. Per Antonio Misiani del Pd il dato resta comunque molto alto, considerazione contestata dall'esponente di Fratelli d'Italia Francesco Lollobrigida: il governo è sostenuto dal 95 per cento degli italiani, è evidente che il dato del sondaggio è molto basso rispetto alle forze parlamentari che sostengono l'esecutivo, ragiona il capogruppo FdI che conclude: " Ma siamo in piena anomalia democratica". 

 

Ma la vera doccia fredda per Draghi arriva nel sondaggio che rileva la fiducia nei leader. SuperMario è sempre in testa ma è il crollo è innegabile: il premier passa da un consenso del 56 per cento di sette giorni fa al 52 di oggi. Un calo di quattro punti  che rappresenta un risultato negativo "mai rilevato", ammette Masia. Calano anche i governatori, però, con Zaia e Bonaccini in discesa (rispettivamente al 41 e al 38 per cento) ma in generale tutti i leader politici pagano dazio, 

"Giorgia Meloni è due settimane che scende - dal 41 al 39 per cento - forse la sua opposizione è più sfibrata", commenta il sondaggista che fotografa il momento dei leader: Giuseppe Conte ha difficoltà a gestire il partito. Matteo Salvini dopo tante settimane in discesa è in rimbalzo (dal 32 al 34 per cento), forse perché ha parlato un po' più da opposizione. Enrico Letta cresce (33 per cento, +1), mentre nel centrodestra Silvio Berlusconi ha perso tre punti passando in sette giorni dal 30 per cento al 27. 

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