Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Pagheremo il tampone ai ribelli, Gramellini si sfoga contro Draghi

Giada Oricchio
  • a
  • a
  • a

“Concedete un piccolo sfogo a un cretino sbertucciato dal sistema come servo”. Massimo Gramellini, firma del “Corriere della Sera”, sbotta ed entra a gamba tesa su come il Governo sta gestendo il green pass obbligatorio dal 15 ottobre. Obbligatorio per tutti, anzi quasi tutti. Dalle colonne del “Corsera”, il giornalista scrive: “Il green pass promette di andare a finire come vanno a finire quasi sempre le leggi in Italia quando devono passare dalla fase dell'enunciazione a quella dell'attuazione. Si prenderà atto di una forte resistenza sociale e del rischio di incidenti, si troveranno eccezioni umanitarie e obiezioni giuridicamente inoppugnabili. (…). Lo Stato sarà zelante a parole ma pragmatico nei comportamenti. Largo, dunque, al tampone di cittadinanza: magari non ovunque, ma dove serve a scongiurare guai peggiori, come si è visto nel porto di Trieste. Forse è persino giusto così”.

Lo scrittore si fa portavoce della maggioranza degli italiani che non si è ritenuta più furba o più preparata improvvisandosi scienziati laureati su Facebook: “Vogliamo concedere a un cretino che ha rispettato le regole la possibilità di un piccolo sfogo? Questo cretino aveva paura esattamente come i no vax. Eppure ha pensato che vaccinarsi fosse la cosa giusta da fare per proteggere se stesso e gli altri”. Lo stato d’animo di Gramellini è lo stesso che provano tutti coloro che in maniera disciplinata, etica e consapevole si sono vaccinati contro il Covid per sé stessi, ma anche per senso civico, di coloro che hanno rispettato le regole e ancora una volta sono non premiati ma puniti dallo Stato.

Il giornalista, infatti, conclude inchiodando il Governo Draghi alle sue responsabilità: “E adesso si ritroverà, da contribuente, a pagare il tampone ai «ribelli», venendo ancora sbertucciato come servo del sistema. Va bene così. Però la prossima volta evitiamo di mettere l'asticella della legge a due metri se tanto alla fine offriamo sempre i trampoli a chi non vuole saltare”.

Dai blog