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Il Movimento 5 Stelle si spacca sul vaccino obbligatorio: la delusione grillina su Giuseppe Conte

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“Non escludo affatto l’obbligo vaccinale”. Giuseppe Conte infrange l’ennesimo tabù del Movimento 5 Stelle dopo averne assunto la leadership, facendo sembrare i grillini dei lontani parenti rispetto a quelli del passato. L’ex presidente del Consiglio, intervistato da Agorà, ha segnato il cambio di rotta dei Cinquestelle: “L'obbligo vaccinale è l'extrema ratio  ma se serve per uscire dalla pandemia non lo escludiamo. L’importante è non dare retta alle ‘pulsioni antiscientifiche’ che serpeggiano nella grande zona grigia tra vax e no-vax. Invito la Lega a prendere una posizione chiara sul sostegno al completamento della campagna vaccinale. La Lega sostiene la maggioranza e deve avere una posizione chiara. Non abbiamo bisogno di polemiche strumentali”.

 

 

Sembra passato un secolo, evidenzia Il Giornale, rispetto “alle teorie di Paola Taverna sull'immunizzazione a casa dei cugini con il morbillo, saluti al vecchio Alfonso Bonafede, che da avvocato dieci anni fa si vantava di aver ottenuto un indennizzo per un bambino autistico, sostenendo che la patologia fosse collegata ai vaccini. E ciao anche a Beppe Grillo, il fondatore che fino a un paio di anni fa seminava dubbi sulle vaccinazioni”. Tutto ciò dopo che per anni i no-vax sono stati strenui sostenitori del Movimento. 

 

 

Militanti e elettori non hanno però gradito il discorso di Giuseppi e sui social si sono scatenati contro l’ex Premier. Il malcontento è diffuso a tutti i livelli e oltre alla base anche in seno ai vertici del M5S serpeggia delusione per le parole di Conte: per il momento sottotraccia si registrano le perplessità di qualche parlamentare, soprattutto tra coloro che hanno sostenuto Davide Casaleggio fino all’ultimo momento prima della rottura con Rousseau.

 

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