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Green pass, rinviato il decreto. Trasporti e scuola, cosa succede adesso

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Il governo prende tempo: rinviato il decreto che introduce l'elenco dei luoghi in cui sarà indispensabile il green pass, il certificato che attesta l'avvenuta vaccinazione contro il covid (almeno una dose), la guarigione o il tampone negativo nelle 48 precedenti.

 

Infatti secondo quanto si apprende l'esecutivo di Mario Draghi ha scelto di rinviare la decisione sull'obbligo per i professori e il personale scolastico e la certificazione per salire su navi, aerei e treni. Le ultime indiscrezioni, infatti, davano per certa l'estensione del green pass per i i trasporti di lunga percorrenza dal 6 agosto, ossia per il grosso delle partenze estive. Se ne riparlerà la settimana prossima.

 

L'orientamento emerge subito dopo l'incontro tra Matteo Renzi e il premier a palazzo Chigi. Il leader della Lega ha visto Draghi per un aggiornamento sull'azione di governo. "C’è una stagione turistica in pieno corso e prima di complicare la vita agli operatori commerciali e alle famiglie, con dei figli, aspettiamo dei dati. Ci penseremo la settimana prossima in base ai dati. Per il momento sono tutti sotto controllo" ha commentato Salvini esprimendo soddisfazione per il rinvio della decisione sui trasporti. 

 

Durante il colloquio, definito proficuo e cordiale, sono stati affrontati temi collegati alla campagna vaccinale, al Green Pass e alle misure di contrasto al Covid-19, si legge in una nota di Palazzo Chigi. Col premier sono stati affrontati "tanti temi e ne parleremo nei prossimi mesi: il tema del lavoro, della scuola, delle pensioni, della migrazione" oltre al grande tema del Covid e di possibili nuove strette, spiega Salvini lasciando Palazzo Chigi. Tra questi il diritto "di tutti i bimbi ad entrare in classe senza distinzioni e senza esclusioni". Quanto al parere tecnico dell’Aifa per i 12-18enni, "ci sono comunità scientifiche in mezza Europa che dicono il contrario, in altri Paesi i bimbi vaccinati solo se hanno altre gravi malattie". Per Salvini, solo "se la situazione si complica" bisogna pensare a nuove strette, mentre "la situazione è assolutamente sotto controllo".

 

Nell'incontro "ho sottolineato a Draghi il rammarico" per le parole espresse la settimana scorsa in conferenza stampa da Draghi, "visto che stiamo lavorando come Lega come i matti per tenere insieme tutti certe considerazioni sono ingenerose", ha ammesso poi Salvini.

 

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