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Con Giuseppe Conte i migranti sbarcavano "soverchio". Così prova a incantare Letta e Bettini

M. G. Zelle
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Giuseppe Conte non è solo l’uomo che ha governato con la Lega e il Pd, che ha varato e poi rinnegato le sue stesse leggi, che si è detto sovranista e poi è diventato «il nuovo punto di riferimento dei progressisti», ma a quanto pare, è diventato pure il Premier campione di accoglienza. Durante una diretta Facebook organizzata da Goffredo Bettini, ospite insieme ad Enrico Letta e alla nuova paladina della sinistra Ellie Schlein, il professore è arrivato al punto di affermare che con lui i migranti sono stati fatti sbarcare tutti, anche se con qualche giorno «soverchio».

 

«Soverchio», una di quelle parole ridondanti, che paiono usate di proposito per confondere l’ascoltatore, perfette per mascherare il vuoto di un pensiero liquido, così liquido da essere inesistente. E allora, se il teorema di Giuseppi è valido, vorrà dire che ci siamo solo immaginati il suo giubilo dopo il varo dei decreti sicurezza, la sua immagine che tiene in mano il cartello che li annuncia, sorridente accanto a Matteo Salvini.

 

E se il problema anche per il Pd e per la Schlein non c’è, dato il loro mutismo sulla questione, perché quei disperati sono sbarcati comunque, allora non si capisce il perché abbiano autorizzato un processo per sequestro di persona al leader leghista.
 

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