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Elsa Fornero mai vista così: "Piccoli uomini con intelligenza limitata", con chi ce l'ha da Floris

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In onda subito dopo la mossa di Sergio Mattarella, che ha convocato al Quirinale Mario Draghi per affidargli l'incarico di formare un governo dopo il flop delle trattative della maggioranza, a DiMartedì c'è anche Elsa Fornero. L'ex ministra tecnica è scossa per  la piega che ha preso la crisi di governo, spiega martedì 2 febbraio durante la trasmissione di approfondimento condotta da Giovanni Floris su La7. 

 

"Ho provato un forte sentimento di rabbia per lo spreco degli enormi sacrifici dagli italiani, a partire da quelli chiesti dal nostro governo", ossia la stagione dei tecnici con Mario Monti chiamato a Palazzo Chigi per uscire dall'impasse politica e dall'assalto dei mercati finanziari. "Quando sei in un ministero il messaggio deve essere serio, non favole. Questa sera ho avuto quella sensazione. Buttano  amare i sacrifici degli italiani". 

 

Floris le chiede di entrare nel merito. C'è una crisi, di chi è la colpa? Di Matteo Renzi? Dell'intera classe dirigente? Sul volto della Fornero si rivede l'emotività delle storiche lacrime per le pensioni degli italiani: "Le mie sono sensazioni. Sono dei piccoli uomini con un orizzonte limitato e, diciamolo, un'intelligenza limitata, una preparazione limitata. Non ci arrivano", è il durissimo attacco a tutti i protagonisti della crisi di governo. Qualcuno si salva, però. "Mi faccia dire tutto. Ho anche visto stasera la faccia di Graziano Delrio, che  una persona seria, Perché qualcuno pronto a rimboccarsi le maniche in quel Parlamento ci sarà pure. Anche se ci sarà Draghi dovrà fare un governo ma avrà persone di persone" che lo supportano. 

 

 

Qualche giorno fa in un editoriale pubblicato su La Stampa la ministra del governo Monti aveva chiesto un esecutivo forte perché "troppo disinvoltamente ci dimentichiamo che i finanziamenti promessi dall’Europa (sinteticamente detti Recovery Funds) arriveranno soltanto se il prossimo governo sarà in grado di realizzare il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)" e che "questo piano va presentato, in modo trasparente e convincente, non solo alla Commissione europea ma anche ai cittadini, per far comprendere loro la direzione di marcia che, con i nuovi fondi, s’intende imprimere al Paese", passando "dal generale allo specifico, dai principi a un’agenda scandita da scelte, azioni e tempi definiti". In altre parole, è il pensiero della Fornero alla luce dei fatti di ieri, se non va Draghi addio ai soldi europei

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