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Di Martedì, la conferma terrificante di Ilaria Capua: "La pandemia durerà a lungo"

Giada Oricchio
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“La pandemia non andrà via nel breve periodo”. E’ l’allarme che la virologa Ilaria Capua lancia a “Di Martedì”, il talk politico di Giovanni Floris su LA7. Poi si appella ai no-vax. Nella puntata del 26 gennaio di “Di Martedì”, la professoressa Ilaria Capua fa chiarezza: “Non so cosa sia successo nei ritardi della campagna vaccinale però ho capito che il problema della distribuzione è il problema più grande. La scienza ha fatto l’impossibile, ha prodotto una serie di vaccini per la più importante campagna vaccinale della storia e la logistica è stato l’anello debole catena. E’ una lezione da cui imparare. Noi non abbiamo vaccini termostabili cioè facilmente trasportabili, ma questo tipo di studi dovevamo iniziarli 50 anni fa, non solo per i paesi africani bensì per il mondo intero. Abbiamo sottovalutato che il rispetto della catena del freddo sarebbe stato il più grande collo di bottiglia”.

In merito alla ripresa della vita in Israele e Cina, la professoressa spiega: “Israele si è mossa in maniera rapida e efficace, sono riusciti a tenere le persone fragili fuori dagli ospedali e non hanno appesantito il sistema sanitario. Per questo ripeto che è importante rispettare l’ordine delle priorità nelle vaccinazioni. In Cina, invece, il problema non è risolto, è una pandemia, un fenomeno trasformazionale che non andrà via nel breve periodo e si manifesterà in maniera diversa a seconda di come saremo in grado di gestirla. In Italia? Gli italiani hanno compreso gravità malattia ma a causa della natura complicata del virus, i problemi aumentano. Dico che bisognerebbe avere un maggior rispetto della malattia cioè maggior attenzione”.

Il conduttore Giovanni Floris le chiede un’opinione sulla possibile campagna elettorale e la Capua nicchia: “Votare in pandemia? Tutte le movimentazioni non necessarie andrebbero evitate. La campagna elettorale rappresenta una serie di fattori di rischio che diventerebbe oggetto di litigio tra chi vuole incontrare l’elettorato e chi non vuole. In un momento complicato come questo bisogna mettere a fuoco le priorità perché il virus corre e non perde tempo”. A sorpresa, la virologa manda un messaggio ai no vax: “Vorrei fare un invito ai no-vax: non credo che debbano essere presi a parolacce, credo possano diventare una risorsa. Noi abbiamo bisogno di capire come si comporta un organismo che non si sottopone a misure utili secondo la comunità scientifica, i no vax potrebbero volontariamente partecipare a degli studi in cui nel tempo si seguono pazienti del genere così si capiscono gli effetti dei vaccini, se si allunga o accorcia la vita e se migliora o peggiora la qualità della vita”.

 

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