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Capodanno col coprifuoco alle 22. Ecco la nuova bozza del Dpcm di Natale

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Capodanno con coprifuoco dalle 22 alle 7 del mattino. Stop agli impianti sciistici. Negozi aperti, in compenso, fino alle 21 e fino all’Epifania ma centri commerciali off limits nei week end e nelle giornate prefestive e festive. Sono alcune delle novità contenute nella bozza del Dpcm con le ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza Covid-19 che il governo si appresta a varare e che sarà in vigore dalla mezzanotte fino al 15 gennaio. Aggiornamenti anche sul ritorno in classe degli studenti: dal 7 gennaio deve essere «garantita l’attività didattica in presenza» al 50% della popolazione studentesca. Ristoranti e bar restano aperti dalle 5 del mattino alle 18, insieme ai pub, alle pasticcerie e alle gelaterie. Il giorno di Natale, a Santo Stefano o il 31 dicembre sarà dunque impossibile cenare al ristorante. Durante gli orari di apertura «il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi». Veglioni vietati ovunque, anche negli alberghi. Il decreto, se sarà confermato, stabilisce infatti che «dalle ore 18 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7 del 1 gennaio 2020, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera».

Stop, come detto, anche allo sci. Gli impianti riapriranno il 7 gennaio «agli sciatori amatoriali, solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico». Lo scopo è quello di evitare «aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti». Piste aperte invece agli «atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano, dal Comitato Italiano Paralimpico e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni». Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono poi sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana. A quelle con bandiera estera è inoltre vietato «di fare ingresso nei porti italiani, anche ai fini della sosta inoperosa».

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