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Riecco Ricciardi: "I politici non possono dire la verità sulla pandemia". Si riferisce a Speranza?

Francesco Storace
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In pratica il consulente di Roberto Speranza accusa il ministro della Salute di nascondere le notizie agli italiani. E’ il solito Walter Ricciardi a distinguersi con le sue dichiarazioni di giornata, con il solito colpo di teatro che serve a chiedersi come stanno davvero le cose.

In apparenza, Ricciardi ne ha detta una tutto sommato prevedibile: “Il ritorno alla normalità dopo il Covid non sarà immediato e richiederà tempo”. Grossomodo lo direbbe qualunque persona mediamente informata dopo i sacrifici già fatti tra lockdown e attuale seconda ondata. Ma poi si spinge un po’ troppo in avanti, Ricciardi, intervenendo all’evento digitale di Novartis “Ripartire dalla salute per costruire insieme la società sostenibile di domani” in cui ha spiegato quella che sarà la situazione nei prossimi mesi.

 

Ricciardi ha parlato di un cambiamento epocale, spiegando che comprensibilmente molti si augurano un ritorno alla normalità, sperando che accada nel più breve tempo possibile, ma non sarà così. Poi ha aggiunto: «Si fa fatica a dirlo, noi scienziati ce lo possiamo permettere i politici no. Vogliono consenso e rassicurare i cittadini».

 

Ed è questa la frase più grave che si possa dire in momenti come questi. Se chi sta al fianco del ministro più esposto nella lotta alla pandemia se ne esce sui politici che per ragioni di consenso non possono permettersi di dire la verità, questo fa ingigantire a dismisura i dubbi di ciascuno di noi. E non è certo amore di negazionismo, ma da troppo tempo di inseguono voci e controvoci che non fanno altro che mettere in discussione le verità di Stato. È il ministro della salute a dover dire se il suo consulente dice la verità o mente. Perché di politici che nascondono le cose alla pubblica opinione per ragioni di consenso non sappiamo davvero che farcene.

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