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Regione Lazio, il vaccino antinfluenzale non c'è. Storace contro Zingaretti: "Il presidente ci manda la letterina a casa"

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"Sui vaccini Zingaretti e compagnia si stanno superando". Il vaccino antinfluenzale è introvabile e il presidente della Regione Lazio che fa? Manda le letterine a casa. Picchia durissimo il vicedirettore de Il Tempo Francesco Storace che sul sito 7Colli.it rivela: "Il vaccino antinfluenzale sono riuscito a farlo sgattaiolando anzitempo dal mio medico e senza aspettare letterine di Nicola Zingaretti. Ma nessuno ci venga a raccontare la favola dell’efficienza della regione Lazio, che già ha dato pessima prova di sé persino col caos tamponi".

Ad oggi solo il 20% dei vaccini richiesti è giunto presso gli studi creando non pochi disagi non solo ai medici – ha denunciato in un’interrogazione il consigliere regionale Antonello Aurigemma di Fratelli d’Italia – ma anche e soprattutto ai mutuati che non effettuando il vaccino nei tempi previsti, rischiano di vanificare la campagna antinfluenzale tanto auspicata dalla comunità scientifica. 

Chiede Aurigemma: “Quale sia nel dettaglio lo stato dell’arte del programma vaccino antinfluenzale tanto decantato già a partire dal mese di agosto e che ad oggi, che ci avviciniamo a dicembre, sembra ancora una chimera per molti cittadini del Lazio”.

"La mia casella whatsapp è inondata di copie della missiva della Regione Lazio - racconta Storace - Le mandano amici e conoscenti abbastanza indignati. A questo giro con la propaganda si è esagerato. Anche perché il Pd attacca Fontana in Lombardia perché non ci sono abbastanza vaccini da quelle parti mentre qui notoriamente abbondano… Là se la sono presa col governatore leghista per i camici del cognato, mentre le mascherine di Zingaretti sono sparite assieme a tanti milioni di euro. E per i vaccini che non si trovano la regione Lazio ha diffidato la società che li doveva consegnare. Ma sempre a voi vi fregano i fornitori?".

"E sembra incredibile - denuncia ancora Storace - che dopo tanta propaganda inutile, debba essere un’interrogazione dell’opposizione a dover ricordare a presidente e assessore alla sanità che con la salute non si dovrebbe proprio scherzare. E invece, ci tocca persino ricevere letterine da scherzi a parte. E lo vuole pure obbligatorio". 

 

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