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Gino Strada come Di Matteo? Bomba di Morra da Giletti, governo in tilt

Giada Oricchio
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A “Non è l’Arena”, il talk domenicale di approfondimento politico di La7, Massimo Giletti affronta il caos della sanità in Calabria e l’improvviso stallo del Governo di avvalersi delle capacità di Gino Strada, il fondatore dell’ONG Emergency. Il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, sottolinea: “Serve coraggio. Potremmo non votare il pacchetto se non includesse Strada”, ma Gianluigi Paragone attacca: “E’ il bis del film di Nino Di Matteo”.

 

Dopo la Campania, Massimo Giletti sviscera anche il pasticcio dei commissari della sanità in Calabria e prova a spiegare cosa è successo con Gino Strada. Il medico e attivista, dopo essere stato contattato dal Governo, poche ore fa ha pubblicato un post su Facebook per far chiarezza sulla sua posizione: “ Una settimana fa ho ricevuto la richiesta  da parte del Governo di impegnarmi in prima persona per l’emergenza sanitaria in Calabria. Ho chiesto alcuni chiarimenti sul mandato e sulle modalità di lavoro, ponendo una condizione fondamentale: non sono disponibile a fare il candidato di facciata né a rappresentare una parte politica, ma metterei a disposizione la mia esperienza solo se ci fossero la volontà e le premesse per un reale cambiamento. Ho sentito qualche commentatore dire che - dopo tanti giorni - dovrei 'decidere se accettare o meno l’incarico'. Non sono in questa condizione perché dopo quei primi colloqui non mi è stata fatta alcuna proposta formale. (…). Non voglio però neanche alimentare l’equivoco di una mia indecisione: da medico, ritengo che in un momento di grave emergenza sanitaria per il nostro Paese, tutti debbano dare una mano e con questo spirito avevo messo a disposizione il lavoro mio e di EMERGENCY che già opera da 15 anni in molte regioni italiane, Calabria inclusa”.

Nello studio di “Non è l’Arena” è ospite Nicola Morra, presidente Commissione Antimafia, che ammette: “Serve coraggio. Gino Strada poteva restituire una dignitosa sanità pubblica e fermare le infiltrazioni della ‘ndrangheta nelle ASP, fanno più soldi con le ASP che con la cocaina. Avevo deciso di avviare questa collaborazione con Strada, ma ripeto: c’è necessità di coraggio. Questo è un governo di coalizione e ci sono tanti indugi, Gino Strada potrebbe rivoluzionare la sanità in Calabria, ha il peso e l’onestà per farlo e non bisogna essere paurosi, è il momento delle scelte coraggiose. C’è stata una interlocuzione con Conte, ma all’interno del Governo stanno aspettando”.

 

La giornalista Sandra Amurri osserva: “Se aspettano è per non rompere una certa situazione e determinati equilibri. Gino Strada è come Nino Di Matteo. Questa è la sanità dei commissari, è la certificazione del fallimento della politica”. Il collega Gianluigi Paragone, ex M5S, è della stessa opinione: “E’ il bis del film visto con Di Matteo chiamato dal Ministro Bonafede e poi abbandonato, è la stessa identica storia! Morra è in buona fede, ma questo governo è un governo di sistema che ha paura di rompere il sistema. Lo abbiamo visto con MPS, con i Benetton, con la Calabria, con Di Matteo. Cosa altro vi serve per capirlo?! Sulla Calabria non vale il discorso regionale, la responsabilità è del Ministro Speranza ed è ingiusto per i calabresi vedere tanta inefficienza della classe dirigente irresponsabile. Perché Zuccatelli, il neo commissario della Calabria, è ancora lì? E’ lì solo per una lottizzazione fatta dal Ministro Speranza”.

 

Il senatore Morra dà una notizia: “Ho fatto sapere che stiamo valutando delle opzioni e siamo disposti a non votare il pacchetto se non dovesse includere Gino Strada. Nel rispetto dei diritti della sanità privata, in Calabria va rimessa al centro la sanità pubblica. La Calabria è una sorta di terra di nessuno, si deve iniziare una lotta seria contro la lottizzazione, contro gli sprechi e contro le infiltrazioni”. Giletti chiosa: “Se Gino Strada fa la stessa fine di Di Matteo è un grave errore, grave. I commissari da chi sono controllati? Da Report, da Titolo V, da me?!”.

 

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