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Più facile sbarcare dalla Tunisia che andare in Abruzzo

Francesco Storace
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Se arrivi dall’Africa a Lampedusa a bordo di una barca Luciana Lamorgese magari ti manda un mazzo di fiori, mobilita persino la banda musicale e tu puoi fare come ti pare. Se da Roma devi metterti in viaggio per Pescara rischi invece di essere circondato da un plotone di poliziotti che ti chiedono come mai di permetti di superare la «frontiera» tra regioni. Ma il governo Conte è fatto così, mentre infligge punizioni da Covid agli italiani, tollera che i confini nazionali possano essere violati impunemente. Anche a costo di vedere il bis della fuga incontrollata di clandestini in Francia per andare ad accoltellare qualcuno in Chiesa. Fino a che non riterranno più comodo farlo in una delle nostre parrocchie, e in effetti a Como un prete ci ha già rimesso la vita. Che è stato già dimenticato dalle autorità...

Ormai siamo allo scandalo. Palazzo Chigi sembra non essere capace di accorgersi dell’indignazione che monta tra i cittadini, sbalorditi da tanto pressappochismo. Anche perché le immagini che arrivano da Lampedusa e dai luoghi di sbarco clandestino non dispongono esattamente le persone ad accettare tutte le misure predisposte nei vari Dpcm del presidente del Consiglio. Ci si chiede sempre più spesso, sui social come nelle conversazioni private, perché per il ministro dell’Interno Lamorgese debba essere prioritario l’invio delle forze dell’ordine a controllare il distanziamento dei tavolini di ristoranti e bar anziché il blocco degli sbarchi. Eppure ce ne sarebbero di motivi, a partire da un’emergenza così drammatizzata come il Covid ma anche i tragici eventi di Nizza. Tutto in cavalleria.

 

 

Ma le cifre dell’invasione clandestina ormai stanno superando ogni livello di guardia. Fa impressione il grafico lanciato sulla rete dal deputato leghista Paolo Grimoldi, che indica un aumento del 300% degli sbarchi da un anno all’altro. Non ci sono solo i quasi mille clandestini spuntati nei porti siciliani in un paio di giorni, ma se ne registrano oltre 3.400 nel solo mese di ottobre e più di ventimila da giugno. I raffronti sono impietosi: citando come fonte il dipartimento della Pubblica sicurezza, si è passati dai 22.106 sbarchi nel periodo tra il primo gennaio e il 2 novembre del 2018 (governo Gentiloni) ai 9.649 del 2019 con Salvini al Viminale per risalire a 27.962 nel 2020 con la beata ditta Conte-Lamorgese. Cifre scandalose, che indicano il fallimento della politica di contrasto all’immigrazione clandestina. Che evidentemente si vuole invece incentivare.

E tutto questo accade spendendo fior di quattrini per le cosiddette navi quarantena per i clandestini mentre si lesinano risorse per il trasporto che serve ai cittadini italiani. In questa situazione è davvero impossibile pretendere silenzio e acquiescenza da parte delle forze politiche dell’opposizione, che più di un segnale hanno inviato – inascoltate – al governo proprio sul fronte dell’immigrazione. E infatti lo nota Sergio Berlato, deputato europeo di Fratelli d’Italia: «Mentre il Governo si appresta a varare misure ancora più restrittive per limitare la libertà di muoversi e di lavorare, gli sbarchi di clandestini non diminuiscono». Rincara la dose per Forza Italia Maurizio Gasparri: «Quanti terroristi e quanti potenziali assassini ci sono tra i nuovi arrivati? Il governo continuerà a dire che l’insicurezza la creava una normativa più severa nei confronti dell’immigrazione? Basta dire cose non vere. Chiudere i porti. Espellere i clandestini. Impedire sbarchi. Imporre alla Tunisia e ad altri regole severe». Ovviamente, scordiamoci un qualunque pezzo di carta intestata con scritto Dpcm per correggere una situazione disastrosa e non solo dal punto di vista dell’immagine. Semmai, il governo Conte preferisce smantellare i decreti sicurezza per rendere ancora più libera la strada dell’arrivo in casa nostra di migliaia di disperati senza prospettiva. Ed è proprio la titolare del Viminale, Luciana Lamorgese, ad aver preparato il piattino, non esattamente prelibato, al popolo italiano. A cui nessuno ha mai chiesto il permesso di farci invadere in questa maniera.

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