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Arriva il voto su Rousseau per aprire all'accordo Raggi-Pd. Ma i grillini mugugnano

Oltre al superamento del doppio mandato c'è il via libera alle alleanze coi partiti tradizionali

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Un voto per dare un'altra chance a Virginia Raggi e, soprattutto, per non chiudere le porte a una difficile (ma non impossibile) alleanza con il Partito democratico. Dopo l'annuncio della sindaca di Roma di voler correre per un secondo mandato da prima cittadini, il MoVimento 5 Stelle chiama al voto i suoi iscritti per mettere in discussione (ma solo per i Comuni) due tra i punti fondanti della sua politica: il limite dei due mandati e il no alle alleanze con i partiti tradizionali.

Dall’esito della consultazione dipende il definitivo via libera alla ricandidatura di Virginia Raggi a sindaca di Roma, che è ancora al primo mandato alla guida della Capitale ma aveva già alle spalle una consiliatura in Assemblea Capitolina. Dalle ore 12 di domani alle ore 12 di venerdì 14 agosto sulla piattaforma Rousseau si voterà a livello nazionale su due quesiti, uno relativo alla modifica del mandato zero per i consiglieri comunali e uno relativo alle alleanze delle liste del MoVimento 5 Stelle a livello comunale con i partiti tradizionali. Potranno votare solo gli iscritti al M5S da almeno sei mesi.

Questo il testo del primo quesito: «Sei d’accordo a impegnare il Capo Politico ed il Comitato di Garanzia a modificare il cosiddetto mandato zero, escludendo dal conteggio del limite dei 2 mandati elettivi, un mandato da consigliere comunale, municipale e/o Presidente di Municipio? Si propone di modificare il mandato zero nel seguente modo: Un iscritto può considerare il primo e/o l’unico mandato da consigliere comunale/ municipale e/o Presidente di Municipio come nullo al fine del conteggio dei due mandati. In aggiunta un consigliere comunale in carica, può decidere di candidarsi ad una qualsiasi carica elettiva ed interrompere il mandato comunale in caso di elezione. Per i consiglieri e/o Presidenti di Municipio di un gruppo di maggioranza è necessario che tutti gli altri consiglieri all’unanimità diano il consenso alla candidatura».

La consultazione, però, fa storcere il naso ai puristi del Movimento. «Mandato zero? Pura ipocrisia. Il limite del secondo mandato muore con la ricandidatura di Virginia Raggi», lo sfogo affidato all’Adnkronos da fonti pentastellate, che attaccano: «La si smetta con queste prese in giro degli elettori: dopo il mandato zero, si inventeranno il mandato meno uno?».

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