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Attacco ai "partigiani dell'ultimo momento". Bomba La Russa sulla Liberazione

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa

"In molti si unirono soltanto alle sfilate dei vincitori". E il clima si surriscalda...

Carlantonio Solimene
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Non c'è festa della Liberazione senza polemiche. E anche quest'anno, nonostante l'emergenza Coronavirus, non fa eccezione. E il pepe ce lo mette, come accaduto già più volte in passato, l'indomabile Ignazio La Russa. «La storia la scrivono i vincitori. In questo caso l'avrebbero dovuta scrivere più che altro gli americani e gli inglesi, ma in Italia qualcuno si è illuso che i vincitori fossimo noi stessi, gli italiani. Cosa che qualunque storico contesta, perché con tutto il rispetto per i partigiani che hanno creduto nella loro battaglia per la libertà, ci furono anche i partigiani bianchi oltre ai rossi, però è pacifico che ebbero un effetto vicino allo zero» ha detto il senatore di  Fratelli d'Italia in una diretta di Cultura e Identità con Edoardo Sylos Labini in merito alla Resistenza, alla vigilia del 25 aprile, Festa della Liberazione. La Russa ha detto che molti partigiani «dell'ultimo momento» si unirono alle sfilate dei vincitori, e ha fatto un paragone: «È come se adesso, quando finirà il coronavirus, tutti si vestissero con i camici dei dottori e degli infermieri e sfilassero per strada insieme ai non tantissimi medici e infermieri che davvero hanno dato anche la vita contro il coronavirus».  Non si faranno attendere le repliche della sinistra...

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