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Manovra, c'è l'accordo ma Renzi e Conte litigano ancora

Matteo Renzi rivendica la vittoria sulla manovra. Il premier Conte lo gela: "Non c'era nessun premio in palio"

Silvia Sfregola
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L'intesa sulla manovra c'è, ma nella maggioranza scarseggia la coesione. All'indomani della maratona - circa 30 ore di vertice a palazzo Chigi - che ha portato il governo a partorire l'accordo sulle misure che saranno contenute nella legge di bilancio, l'esecutivo giallorosso mostra ancora crepe profonde. A rivendicare la vittoria sulla soluzione adottata è Matteo Renzi, che in un post su Facebook, di buon mattino, ricorda: "Abbiamo vinto la battaglia delle tasse. Ora tutti insieme concentriamoci sulla crescita. E l'unico modo per raggiungerla è sbloccare i cantieri. Finirà come sulle tasse: prima ci criticano, poi ci ignorano, poi ci daranno ragione". E poi rilancia: "In queste settimane Italia Viva ha lottato con forza per evitare l'aumento delle tasse, a cominciare dall'iva. Dalle auto aziendali fino al rinvio della sugar e plastic tax il risultato è stato raggiunto. Da gennaio ci sarà da fare uno sforzo in più: rilanciare la crescita. Ecco perchè abbiamo lanciato il piano #italiashock. Questa è la vera svolta per il 2020". Parole a cui il premier Giuseppe Conte risponde col sorriso, anche se tirato: "Non c'era nessun premio in palio. Non so cosa abbia vinto Renzi...". Il capo del governo non digerisce alzate di testa da prima donna e con il solito fair play rimarca: "Abbiamo vinto tutti. Tutti quanti portano soluzioni e si discute". Anche il segretario Dem, Nicola Zingaretti, punta sul lavoro di squadra, imponendo un'altra prospettiva sul risultato finale. "Abbiamo iniziato a rimettere i soldi nelle tasche degli italiani e investire sul futuro del nostro Paese. Ha vinto l'Italia", scrive anche lui sui social, elencando poi gli aspetti positivi della legge di bilancio. "Ora tutti insieme prepariamo una nuova agenda di Governo per lo sviluppo, il lavoro e la giustizia sociale", aggiunge guardano al futuro e mandando un messaggio forte e chiaro ai 5Stelle. Sulla larga condivisione, che deve essere spartita tra le diverse anime del governo salvandone l'unità, converge pure Luigi Di Maio. "Ieri sera durante il vertice di governo abbiamo raggiunto un accordo che è il coronamento di una grande battaglia dei vigili del fuoco e un successo di tutto il governo, abbiamo finalmente stanziato 165 milioni di euro per garantire nei prossimi anni l'equiparazione stipendiale dei vigili del fuoco alle altre forze di polizia". L'impianto della legge di bilancio è arrivato, ma il governo non può di certo tirare un sospiro di sollievo. La settimana che lo aspetta si preannuncia ricca di ostacoli da superare. Conte sarà in aula mercoledì 11 dicembre sul Mes e oltre alle opposizioni sul piede di guerra, aleggia anche il fantasma di una risoluzione dei 5Stelle sulle comunicazioni, in disaccordo con quella della maggioranza. "Non sono preoccupato del confronto, del dialogo col Parlamento, è il sale della democrazia - confida - Ci confronteremo sulla base di argomentazioni. Nel dibattito pubblico, abbiamo visto, ci sono tante notizie fuorvianti, non corrispondenti al vero ma questo nel Parlamento non c'è, il dibattito avrà una caratura tecnica, oltre che politica". Il riferimento è alla raccolta firme della Lega per bloccare e cancellare il Meccanismo europeo di stabilità. Salvini oggi ha esultato: Abbiamo raccolto più di 200.000 firme solo oggi, contiamo di raddoppiare entro domani!".

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