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Avanti c'è posto. Nel Pd arriva pure Laura Boldrini

Dopo Beatrice Lorenzin e il prodiano Serse Soverini anche l'ex presidente della Camera aderisce ai Democratici

Daniele Di Mario
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Dopo l'ex berlusconiana ed ex alfaniana Beatrice Lorenzina e dopo il prodiano Serse Soverini, il Pd saluta l'arrivo di Laura Boldrini. L'ex presidente della Camera è un'adesione eccellente, che suscita tuttavia l'ironia del segretario della Lega Matteo Salvini. «Prima è uscito Renzi, oggi ho letto che nel Pd entra la Boldrini. Il Pd sembra un autobus, ogni tanto uno scende, poi qualcun'altro sale», dice il leader del Carroccio riferendosi ai Democratici. Tornando alla Boldrini, l'ex esponente di Sel e LeU affida alle colonne del Corriere della Sera la spiegazione della sua adesione al partito guidato da Nicola Zingaretti. «Vado con il Pd perché vuole aprire un dialogo con tutti quei mondi che, ieri e oggi, non si sentono più rappresentati e recuperare la fiducia dei giovani che non vanno più a votare», spiega. E anche «perché con la destra peggiore di sempre non è più tempo di piccoli partiti e di fare troppi distinguo», aggiunge l'ex presidente della Camera, «a forza di farlo rischiamo solo di estinguerci, mentre la destra va sfidata e contrastata con l'azione di un grande soggetto politico capace di incidere sulla società e che si batta contro ogni forma di disuguaglianza sociale, territoriale e di genere». Boldrini sottolinea che «da tempo» aveva maturato questo passo: «Già alle Europee avevo votato Pd. Poi con la crisi di governo siamo arrivati a oggi. Ho atteso che fossero scelti ministri e sottosegretari perchè non volevo assolutamente che il mio passaggio potesse far pensare a qualcuno che miravo a qualche incarico». «Benvenuta a Laura Boldrini. Un Pd aperto è più forte. Un Pd più forte è utile per un'Italia, più verde, giusta e competitiva», è il commento su Twitter del segretario Dem Zingaretti. Per Roberto Morassut «l'ingresso di Laura Boldrini nel Pd è una bella notizia, perché insieme a quello di tante altre donne e tanti altri uomini che hanno deciso e decideranno di portare la loro storia e il loro impegno nella grande comunità dei democratici, ci arricchirà e ci riavvicinerà ad altri mondi che negli ultimi anni si erano allontanati. L'impegno dell'ex Presidente della Camera sarà un ulteriore stimolo ad avviare quella grande costituente dei democratici per dar vita a un movimento plurale, civico, radicato nella società». «Ieri Beatrice Lorenzin e oggi Laura Boldrini. L'iscrizione al Pd di due donne di grande valore è il segno di una sempre più chiara centralità del Partito democratico e dei valori di centrosinistra che rappresenta. Credo che ci sia un punto politico che unisce l'esperienza parlamentare di Laura Boldrini e l'esperienza di governo di Beatrice Lorenzin: la loro opera di difesa della democrazia rappresentativa e la loro sensibilità sociale. Beatrice ne ha dato prova al ministero della Sanità. Laura a Montecitorio e, ancor prima, nell'impegno umanitario con le Nazioni Unite», commenta dal canto suo il senatore Dem Luigi Zanda. Per il capogruppo dei democratici alla Camera Graziano Delrio «l'adesione di Laura Boldrini alla comunità democratica è una buona notizia. Conferma che la nostra comunità è la casa delle culture e delle persone interessate al cambiamento e determinate a lottare per una società più giusta, più solidale e libera da discriminazioni di ogni genere. A lei come a Serse Soverini e Beatrice Lorenzin il benvenuto mio personale e di tutti i deputati democratici». «La scelta di Laura Boldrini di camminare nel Pd per cambiare l'Italia e l'Europa è davvero una bellissima notizia. Come belle notizie erano state in questi giorni le adesioni di Beatrice Lorenzin e di Serse Soverini. Laura arricchirà il nostro partito e rafforzerà i valori di solidarietà, uguaglianza, pari opportunità per i quali i democratici si battono», sottolinea il deputato Pd Walter Verini.

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