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Prodi si prende gioco della Leopolda"Non sapevo neanche ci fosse"

Si parla di fake news. Giovani in primo piano

Dario Martini
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«La Leopolda a Firenze? Non sapevo neanche che ci fosse la Leopolda. Non vedo perché mi dovessero invitare, era una roba da giovani m'han detto...». Così l'ex premier Romano Prodi ha risposto questa sera ai giornalisti a Firenze, che gli chiedevano se fosse stato invitato da Matteo Renzi all'ottava edizione della kermesse da lui ideata nel 2010. Per singolare coincidenza, Prodi è arrivato nel capoluogo toscano, oggi pomeriggio, lo stesso giorno in cui Renzi apre la Leopolda, per partecipare all'Istituto Stensen ad un convegno dell'associazione Neodemos sulle tendenze demografiche in Italia. Renzi è arrivato in serata ed è subito salito sul palco: "Fate un applauso ai giornalisti, perché c'è chi li prende a testate..." è stata la prima battuta. Il segretario del Pd ha salutato così i militanti: "Grazie, anche quest'anno avevano detto che ero solo come un cane, grazie perché siete tantissimi. Siamo qui, lanciamo idee per il futuro mentre altri sono spariti". Il simbolo scelto per questa edizione della Leopolda è "L8" è il simbolo scelto, a richiamare la prima persona singolare del verbo lottare. "In/contro", invece, è il titolo della manifestazione. E' una Leopolda affidata ai giovani, i 'millennial', che si avvicenderanno su un palco meno ricco di elementi scenografici rispetto alle scorse edizioni, ma arredato come una casa. Il divano frontale ricorda la serie televisiva americana "Friends". Sulle pareti della stazione, due grandi pannelli con frasi d'effetto, in particolare una citazione dedicata alle donne di Rita Levi Montalcini: "Anche se le donne hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale, sono la colonna vertebrale della societa". Un'altra, dal sapore tutto renziano e senza firma, recita: "Non permettiamo ai rimpianti di superare i sognì".

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