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Caracciolo smonta la "pace" di Gramellini per Gaza: imbarazzo da Gruber

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Dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre la situazione si è ribaltata con sempre più Paesi che criticano la risposta militare di Israele nella Striscia di Gaza. L'attacco all'ambasciata israeliana di Damasco rischia poi di scatenare un attacco diretto di Teheran. Lucio Caracciolo, direttore di Limes, ha fatto il punto sulla situazione in Medio Oriente nella puntata di venerdì 5 aprile di Otto e mezzo, su La7. "L'Iran potrebbe rispondere ma non facendo la guerra all'America", restando "un po' al di sotto di questo livello". Ad esempio con azioni di terrorismo, "anche se non è che siano brillanti in genere gli iraniani" in questo ambito.

 

Quello che è interessante, sottolinea il giornalista esperto di geopolitica, è il ruolo degli americani. "Gli Stati Uniti contemporaneamente tirano cibo ai palestinesi e danno gli israeliani le bombe che vengono tirate sui palestinesi, c'è una qualche dissonanza nella politica americana - argomenta Caracciolo nel programma di Lilli Gruber - il punto di base è che l'America non lascerà mai Israele, ma l'altro punto di base è che c'è un 'a meno che'...". A cosa si riferisce? "Se Israele ha intenzione di autodistruggersi l'America non può fermarlo". 

 

Scenari abbastanza foschi, in cui interviene Massimo Gramellini, editorialista del Corriere della sera secondo cui la soluzione per la fine del conflitto è sotto gli occhi di tutti: le dimissioni di Benjamin Netanyahu e un nuovo governo in Israele. "Questo fatto modificherebbe completamente il punto di vista di tutti", afferma il giornalista che chiede il parere di Caracciolo. "No, non credo che cambierebbe il punto di vista di tutti e forse non cambierebbe di molto nemmeno la situazione", è la replica secca dell'esperto di geopolitica. Il motivo è che "in questo momento mi pare che ci sia da parte di Israele la volontà di una vittoria decisiva", un successo da ottenere "a qualsiasi prezzo, anche a costo di mettersi contro il resto del mondo". Aiuto", chiosa Gramellini. 

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