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Otto e mezzo, “crimini di guerra da Israele”. Santoro durissimo: possono spianare un intero popolo?

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“Tutte le guerre sono morte e orrore, la nostra Costituzione ci impone di non partecipare”. Inizia così il discorso di Michele Santoro, ospite del salotto di Otto e mezzo nella puntata del 4 aprile del talk show di La7. Oltre a lui, nello studio di Lilli Gruber, c’è anche Luca Josi, che ribatte subito al giornalista: “Ma non l’ha iniziata Israele Gaza, credo che a parte qualche maniaco e matto nessuno non voglia la pace nel mondo”.

 

 

“Cosa vuol dire non l’ha iniziata Israele la guerra?”, si chiede Santoro, che diventa infermabile nell’attacco allo Stato ebraico per come sta gestendo il conflitto contro Hamas nella Striscia: “Io non capisco. Siccome non l’ha iniziata Israele quindi Israele può spianare un intero popolo e un’intera zona geografica? Ci sono milioni di persone in un fazzoletto di guerra. Tutto questo perché ha subito un attentato? Terribile, devastante, ma non l’hanno fatto i 13mila bambini che vengono ammazzati. Che vuol dire che ci sono gli ostaggi… Allora Israele prende in ostaggio un’intera popolazione e dice ‘Guardate, io ho in ostaggio tutta la popolazione palestinese, se non liberate gli ostaggi non libero l’intera popolazione palestinese’. E’ una cosa inaccettabile”.

 

 

“Non – va avanti Santoro - si possono commettere crimini di guerra, qui siamo di fronte a crimini di guerra portati avanti dal governo Netanyahu. Se avessero lasciato gli ostaggi mi sembra molto molto improbabile che Netanyahu si sarebbe fermato. Ha bisogno di portare la guerra così a lungo. Finché c’è guerra regge”. “Finché guerra regge, anche io sono abbastanza d’accordo”, chiosa Gruber.

 

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