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Roberto Mancini su Gianluca Vialli: "La mia speranza è rivederlo presto"

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Un'amicizia fraterna che dura da sempre. Dagli anni delle squadre giovanili fino al titolo europeo conquistato con la Nazionale italiana. Un rapporto di stima e fiducia che va oltre i gesti e le parole. Roberto Mancini, commissario tecnico degli azzurri, è stato intervistato da "Novella 2000" e ha rivelato la sua grande speranza sull'amico Vialli. "Lui ora non sta benissimo - ha detto Mancini a "Novella 2000" - Speriamo di vederci presto, di stare insieme. Lui è un uomo di spessore e che sa anche parlare, intelligente, in gamba. Buon Natale, amico mio, a te e alla tua famiglia. Al di là delle vittorie, la cosa straordinaria che c’è sempre stata tra noi è la nostra amicizia. È una storia che dura da 30 anni, che parla di rispetto l’uno per l’altro. Ripeto, noi siamo fratelli. Una fortuna aver incrociato la mia vita con la sua. Abbiamo avuto le stesse esperienze, le stesse paure, le stesse emozioni. Per questo la nostra amicizia non conosce fine. Dire amicizia duratura è un termine riduttivo, io ci sono per lui, lui c’è per me. Con lui condivido il lavoro, condivido i momenti liberi, le cavolate che si fanno da giovani".

 

 

 

Il ricordo di Mancini torna indietro fino ai primi anni dell'impegno nel mondo del calcio. “Noi siamo cresciuti insieme praticamente, eravamo ragazzini - ricorda Mancini a Novella 2000 - Poi siamo stati compagni di squadra per tanti anni, nella nostra età più bella. La prima volta ci si incrociava nelle giovanili. E poi siamo diventati legatissimi, nella Sampdoria. Sempre. Lui da tempo vive in Inghilterra, con la sua famiglia, con i suoi problemi di salute, si sa, ma non smettiamo mai di sentirci, di vederci. La nostra amicizia è una vera fratellanza”.

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